Elezioni 2018: la legislatura potrebbe terminare il 27 dicembre (dopo l’approvazione della Legge di bilancio) per poi andare al voto il 4 marzo (anche per le Regionali).
di Luigi Maria Mormone – Secondo quanto riferito da alcuni organi di stampa, ci sarebbe un accordo tra le forze politiche e il Quirinale per sciogliere le camere una volta approvata la Legge di bilancio. La data ipotizzata è quella del 27 dicembre, per poi andare alle elezioni il prossimo 4 marzo. La scadenza naturale della legislatura è a metà marzo ma in molti sono convinti che, una volta approvata la Manovra, il parlamento non abbia la possibilità di fare altro: i provvedimenti messi in agenda possono essere approvati solo prima di Natale. Ipotesi possibile è quella per cui Paolo Gentiloni non rimetterà il suo mandato ma dichiarerà “esaurito” il suo compito, consentendo quindi una sorta di “prorogatio” nel caso che dal voto non esca una maggioranza (possibilità ipotizzata tra l’altro da Silvio Berlusconi). È molto probabile poi che il 4 marzo, oltre alle Politiche, si andrà alle urne anche per le Regionali, dando così il là all’election day, tale da accorpare a quelle nazionali le elezioni per i consigli regionali di Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia e Molise (tale soluzione è gradita soprattutto dal centrodestra). La decisione spetta al Governo e l’ufficializzazione dell’election day il 4 marzo potrebbe arrivare in tempi brevi.