FIGC: l’ex presidente della lega di serie C (candidato unico alla presidenza) è stato eletto alla prima votazione.
Era nell’aria fin da quando è risultato essere l’unico candidato, da oggi è ufficiale: Gabriele Gravina è stato eletto presidente della FIGC. L’ex numero uno della Lega di serie C, che ha ricevuto in extremis anche l’appoggio dell’AIC (il sindacato dei calciatori guidato da Damiano Tommasi), è stato eletto alla prima votazione con il 97,2% dei voti. Un vero e proprio plebiscito, che mette dunque fine al commissariamento di Roberto Fabbricini (durato 9 mesi):
“Devo ringraziare tutti per il supporto e il sostegno -queste le prime parole del neo presidente federale- Il progetto da molti è stato definito ambizioso, bisogna sognare ma anche credere. Il calcio italiano non può più aspettare, quindi ripartiamo insieme”. Inizia dunque una nuova era per il calcio italiano, che di fatto da oggi si lascia definitivamente alle spalle la presidenza di Carlo Tavecchio e lo choc dello spareggio pre-mondiale con la Svezia (con la Nazionale del nuovo corso targato Roberto Mancini che ha comunque dato ultimamente segnali di ripresa): “Gabriele è uno di voi, uno che vuole cambiare e rilanciare il calcio italiano -ha detto un emozionato Gravina- Cambiamo verso e direzione, puntiamo a coltivare la passione di tanti dirigenti del calcio italiano, per far sì che ci sia la massima professionalità. Risponderemo con i fatti, i comportamenti e il lavoro. Bisogna saper sognare, progettare e credere. Il calcio non può più aspettare, andiamo insieme”.
Come già annunciato nei giorni scorsi, tra i primi punti da trattare nella sua gestione del calcio italiano ci saranno il codice dei controlli e quello della giustizia sportiva, “per fare in modo che la stagione 2019-20 non parta con incertezze e zone grigie“. Ora tocca dunque a Gabriele Gravina risollevare il movimento.