Matteo Renzi, ospite di Agorà si Rai Tre parla delle prossime elezioni, mostrandosi d’accordo con il cav, cui invita anche a cambiare il trattato di Dublino.
Invita ad abbassare i toni e propone a Silvio Berlusconi un accordo per cambiare il trattato di Dublino. Matteo Renzi interviene ad Agorà su Rai3 e torna sui temi caldi dell’immigrazione ma anche quel nodo di possibili larghe intese in caso di mancata maggioranza dopo il 4 marzo.
“Più che i sondaggi, a me preoccupa il clima. Quello che è accaduto a Macerata è stato buttato in politica da tutti, io invece ho cercato di abbassare i toni”, ha detto. “I responsabili della morte di Pamela devono essere assicurati alla giustizia. Traini lo definisco un potenziale killer. Ha sparato alla sede del Pd, ma ho detto ai miei, abbassiamo i toni”.
“L’immigrazione – ha detto – è un tema complicato, che non viene dai governi di sinistra. E’ esplosa dopo accordo di Dublino, firmato da Berlusconi. Cambiamolo insieme senza polemiche”. “Da padre rivendico di aver salvato vite umane in Mediterraneo, abbiamo salvato l’onore dell’Europa. Ma basta strumentalizzazioni”, ha aggiunto.
“La penso esattamente come Berlusconi – ha detto poi sulle larghe intese – se non ci sono i numeri si torni a votare. Il Pd con gli estremisti non governerà mai”. Renzi ha anche parlato della formazione delle liste elettorali. Ricordandola come “un’esperienza umanamente devastante”. E tra i tanti nomi che il Pd non ha potuto candidare, ci tiene a farne uno in particolare. “Yoram Gutgeld, era un manager, in questi anni ha fatto la revisione della spesa di cui si è parlato poco”. Sulla questione Eni, precisa: “Non va privatizzata ma se mi chiede se sia giusto vendere immobili del demanio abbandonati le dico sì”.
Tornando al voto precisa: “l’elettore che vuole votare Pd è già convinto. A chi vuole votare la sinistra radicale, il partito di D’Alema, dico: ma davvero ha senso votare la sinistra radicale e avvicinare Salvini al governo?”.