Apre a Napoli lo “Spazio Natale”, un piccolo shop solidale di Emergency dove sarà possibile acquistare doni natalizi.
Anche per questo Natale, Emergency trasforma l’affannosa ricerca del regalo perfetto nella possibilità di garantire cure alle vittime della guerra. La Ong fondata da Gino Strada ha riaperto a Napoli lo “Spazio Natale”, un piccolo shop solidale dove sarà possibile acquistare agende e calendari, accessori e capi d’abbigliamento, libri e giocattoli, gadget e articoli di cancelleria. Tutto rigorosamente in chiave solidale.
Dove: in via Medina
Non solo: nel cortile di Palazzo Fondi, al civico 24 di via Medina, in pieno centro storico, si possono trovare fino al 24 dicembre proposte originali come i gioielli ricavati dall’alluminio delle mine antiuomo e idee tradizionali come la pallina di Emergency da appendere all’albero, il domino in legno decorato con motivi natalizi, vasi, anfore, tazze, borse e oggetti in vetro lavorati a mano dagli artigiani di Herat, Afghanistan, che perpetuano un’antica tradizione.
Presso lo Spazio Natale di via Medina, inoltre, ci sarà la possibilità di comporre ceste natalizie personalizzate con prodotti enogastronomici: dal cioccolato della Repubblica dominicana al vino e alle specialità dolciarie regionali che l’organizzazione riceve in dono da più di 600 aziende italiane.
Tutto per continuare ad alimentare un sogno di giustizia. Il ricavato, infatti, sarà destinato agli ospedali di Emergency in Afghanistan e Iraq, dove, sfidando i rischi quotidiani, l’organizzazione continua a offrire prestazioni mediche gratuite e di elevata qualità. La prima metà del 2018 ha visto il più alto numero di vittime civili in Afghanistan degli ultimi dieci anni, 5.122, mentre in Iraq i conflitti nel Nord del Paese e nei territori limitrofi hanno portato recentemente a un riacuirsi della tensione.
Presente in Afghanistan dal 1999, Emergency ha curato quasi 6 milioni di persone negli ospedali di Kabul e Lashkar Gah, nel centro di maternità di Anabah e nei posti di primo soccorso. In Iraq, invece, la Ong ha curato oltre 950.000 persone nei campi profughi del Kurdistan iracheno e nel Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di Sulaimaniya.
Ma anche in Campania la presenza è significativa: nel poliambulatorio di Castel Volturno, Emergency ha assistito dal 2013 una platea di oltre 9mila cittadini (2500 nel 2018 con 8800 prestazioni), soprattutto africani. A Ponticelli, invece, la Ong ha curato oltre 2800 pazienti (1762 nel 2018), dei quali ben il 30 per cento sono napoletani indigenti, con l’allarmante dato secondo cui la nazionalità prevalente è quella italiana.
Il pensiero che conta
E sono doni, quelli messi a disposizione da Emergency, che valgono per tre: dietro a molti oggetti, infatti, si nascondono storie emozionanti. «Chi sceglie di comprare nello Spazio Natale fa un regalo non solo a chi lo riceverà, ma anche a qualcuno che non vede e, prima ancora, a se stesso, sapendo di aver fatto la cosa giusta», sottolinea Peppino Fiordelisi, che coordina in Campania le attività dell’associazione.
Due delle novità di quest’anno vengono proprio da Iraq e Afghanistan: articoli di pelletteria realizzati da ex-pazienti del Centro di Sulaimaniya che hanno seguito un corso di formazione in ospedale, e orsetti di tessuto fatti a mano da una cooperativa tessile tutta al femminile di Bamiyan.
A questi si aggiungono i portachiavi in ceramica, lavorata da un artigiano di Castelli, in provincia di Teramo, dopo il sisma, e gli immancabili prodotti della filiera solidale, molti dei quali provenienti dalle carceri. Negli Spazi Natale sarà possibile acquistare inoltre la tessera di Emergency: basta una donazione minima, di importo variabile in base all’età, per sostenere i progetti di Emergency in Afghanistan, Iraq, Italia, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sudan e Uganda.
L’Afghanistan a 360°
Inoltre, grazie ai visori a 360 gradi disponibili nello Spazio Natale, il pubblico potrà esplorare i luoghi in cui Emergency opera in Afghanistan con l’assistenza di un operatore, che guiderà i visitatori attraverso reparti e corridoi, alla scoperta del Centro chirurgico di Kabul e delle storie dei pazienti.
«Quest’anno – racconta Peppino Fiordelisi – abbiamo concentrato il nostro impegno in meno di due settimane. Nonostante le difficoltà logistiche, tuttavia, grazie alla grande forza di volontà dei volontari, e in un momento storico non facile per i portatori di pace e di solidarietà, siamo riusciti ad aprire il negozio.
Una presenza che abbiamo voluto fortemente: per testimoniare l’opera svolta quotidianamente negli ambulatori di Castel Volturno e Ponticelli, ma soprattutto per affermare ancora la necessità di portare il diritto alla cura a tutti.
A settant’anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, per cui oggi manifestiamo in piazza Dante. In nome e a difesa di questi valori, chiediamo a tutti i napoletani di sostenerci con uno sforzo collettivo di umanità e generosità».