Uno degli argomenti più caldi della crisi economica in Campania dovuta all’emergenza Coronavirus, è certamente quello delle consegne a domicilio (il cosiddetto delivery) di ristoranti e pizzerie.
Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che aveva proibito le consegne a domicilio fino al 13 aprile (a differenza di quanto accade nel resto d’Italia), resta irremovibile sulla sua posizione, nonostante la recente battaglia portata avanti anche da numerosi titolari di ristoranti e pizzerie di Napoli attraverso l’hashtag #iovoglioriaprire.
Un appello firmato da centinaia di operatori del settore sotto la sigla Fipe Confcommercio (con Massimo Di Porzio primo a chiamare a raccolta gli altri), che però non ha per ora dato i frutti sperati: resta lo stop alle consegne a domicilio. Come riportato da “Il Mattino”, il food delivery resta dunque vietato, ma a questo punto è battaglia legale con Palazzo Santa Lucia.
Nelle scorse ore è infatti partito il ricorso al Tar della Campania da parte di un noto commerciante partenopeo per “la carenza di motivazioni dell’ordinanza della Regione e per la discriminazione delle aziende campane rispetto a quelle del resto d’Italia” (in cui il governo aveva già in precedenza dato l’ok per la consegna di cibo a domicilio).
Articolo pubblicato il: 14 Aprile 2020 17:37