Emergenza Coronavirus: il Governo sta lavorando a una manovra da 16 miliardi di euro. Dai congedi per genitori lavoratori a tasse e mutui, ecco tutti i dettagli.
Più che a un decreto, il Governo sta lavorando a una vera e propria manovra da 16 miliardi di euro per fronteggiare la crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus. Il provvedimento potrebbe essere approvato con due decreti: uno oggi con le misure sanitarie e uno domani con gli altri interventi. Sono davvero molti gli interventi dell’Esecutivo, volti a tutelare gli italiani in un momento così difficile, innanzitutto sul lavoro.
Anche per i lavoratori privati, come già per i dipendenti pubblici, arriverà una norma salva-stipendi in caso di sospetto contagio da Coronavirus. I lavoratori messi in quarantena precauzionale perché venuti a contatto con soggetti ai quali è stato diagnosticato il virus, verranno considerati come se fossero in malattia. Perciò il DL in preparazione prevede uno stanziamento di 130 milioni, con la quarantena che dovrà essere giustificata tramite certificato medico.
Tra le misure principali, c’è anche la Cassa integrazione in deroga allargata a tutti i settori, finanziata con 5 miliardi e con durata massima di 9 settimane. Per i lavoratori autonomi e per gli stagionali ci sarà invece un contributo una tantum che dovrebbe oscillare tra i 500 e i 600 euro. I congedi per i genitori lavoratori che hanno i figli a casa a seguito della chiusura delle scuole andranno dai 10 ai 15 giorni se a usufruirne saranno entrambi i genitori. L’opzione è concessa a chi deve accudire ragazzi fino a 12 anni. Ma potranno essere usufruiti anche da chi ha figli tra i 12 e i 16 anni. In questo caso, l’astensione dal lavoro sarà senza retribuzione. Per gli altri, ovvero coloro che hanno figli fino a 12 anni, si stanno valutando due soluzioni: la prima prevede una retribuzione per tutti del 30%; la seconda prevede una retribuzione più alta, dell’80%, ma solo per coloro che hanno uno stipendio inferiore a 1.250 euro mensili.
La legge 104, che permette di avere 3 giorni di congedo per chi deve accudire un disabile o una persona che ha bisogno di cure, sarà portata a 10 giorni. Anche perché sull’intero territorio nazionale, per contenere il diffondersi del virus, saranno sospese le attività dei centri per disabili. Capitolo tasse. Si valuta una riduzione delle bollette per tutto il 2020, da attuare attraverso un intervento sugli oneri di sistema. La novità si accompagnerebbe ad un altro intervento di carattere più immediato, ovvero il rinvio di un mese dei pagamenti attualmente in programma per le varie utenze. Va ricordato che con la bolletta elettrica viene pagato ratealmente anche il canone Rai, che in questo modo sarebbe anch’esso temporaneamente rinviato.
L’appuntamento con i versamenti fiscali di lunedì 16 marzo sarà rinviato. La scadenza slitterà probabilmente a maggio. Ci sarà anche la sospensione del pagamento dei tributi e dei contributi per i professionisti che fatturano fino a 400mila euro e per i commercianti che dichiarano fino a 700mila euro. Ci sarà anche lo stop alle cartelle esattoriali e al pagamento delle sanatorie fiscali, dalla rottamazione ter al cosiddetto saldo e stralcio. Un modo concreto di venire incontro alle imprese dovrebbe consistere nel completo azzeramento dell’Imu su capannoni e impianti produttivi. Attualmente per l’imposta sui capannoni è riconosciuta una deduzione che nel 2020 doveva crescere dal 50% al 60%. A legislazione vigente resterebbe quindi da pagare il 40% di quanto teoricamente dovuto. L’obiettivo del governo è accelerare il percorso di azzeramento già previsto, applicandolo quest’anno.
Sui mutui, non ci sarà soltanto il rafforzamento del fondo “Gasparrini” che prevede la possibilità per i cassintegrati di sospendere il pagamento delle rate dei finanziamenti fino a 18 mesi, ma una misura che potrà essere applicata sia alle famiglie che alle imprese che sono in difficoltà con le rate dei mutui e degli altri finanziamenti, anche quelli personali. Secondo le ultime indiscrezioni sarà possibile sospendere per 4-6 mesi il pagamento delle rate. Per farlo basterà una autocertificazione che attesta le difficoltà economiche.
Le rate però, andrebbero comunque saldate o con una ulteriore rateizzazione delle somme o con un allungamento delle scadenze.