In diretta a ‘Barba & Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto Antonio Poziello, sindaco di Giugliano, sull’ipotesi avanzata dal Comune di Napoli di realizzare una discarica nel giuglianese per scongiurare un emergenza rifiuti: “Ho verificato, dopo una serie di segnalazioni, le condizioni dinnanzi allo Stir presenti ogni giorno.
C’è del colaticcio lungo tutta la strada disperso dai camion della spazzatura in fila davanti all’impianto Stir che è un impianto strapieno. E’ inimmaginabile pensare di poter fare qualcos’altro in questa città se non una seria bonifica.
Credo che ci sia una situazione folle, su questa città, e che sul ciclo di rifiuti ci sia una situazione fuori controllo. C’è tanto da preoccuparsi. Non voglio sentire parlare più di emergenza rifiuti perché quando si parla di emergenza mi si accappona la pelle.
Dietro la parola emergenza si sono fatte le peggiori porcate. Le emergenze non sono mai tali. Che chiudesse l’impianto di Acerra che adesso diventa la foglia di fico per improvvisati Adamo si sapeva da un anno; in un anno avrebbero potuto trovare delle soluzioni diverse e non ridursi all’ultimo minuto.
Stamattina – continua Poziello – non si può svegliare Gargano e dire non so dove mettere i rifiuti, facciamo una cava a Giugliano. Se la portasse a casa sua. Ho un elemento di doglianza fisso con la città di Napoli che continua ad essere la causa principale della questione rifiuti e continua a scaricare sugli altri le responsabilità.
Sono 40 anni che la città di Napoli deve fare degli impianti e nessuno dice mai che l’emergenza rifiuti dipende dalla città di Napoli che riversa in percentuali la maggior parte dei rifiuti. Questi rifiuti devono essere stoccati e messi nella città di Napoli. Il sindaco metropolitano coincide con il sindaco di Napoli, quindi, è la città di Napoli che deve risolvere.
Si iniziasse a dire che nella parte orientale di Napoli si mettano stoccate le ecoballe che non si saprà dove mettere quanto il termovalorizzatore di Acerra chiuderà. Facessero degli accordi extraprovinciali per portare questa roba fuori.
Non si sognassero – conclude il sindaco – di fare come hanno fatto gli idioti di prendere una buca e ficcargliele dentro dicendo che è temporaneo e poi, dopo 20 anni, sono ancora lì. Non c’è nessun elemento di novità nel fare le stesse cazzate, fatte in precedenza”.
Articolo pubblicato il: 16 Luglio 2019 7:00