L’industria videoludica, negli ultimi tempi, ha visto un trend molto importante per quel che riguarda determinati giochi con alto coefficiente di difficoltà e per cui bisogna sviluppare delle abilità. Dopo le scommesse online su Netbet su prodotti come Counter Strike e DOTA che hanno acceso il pubblico mondiale, un titolo che ha fatto impazzire il mondo è sicuramente Dark Souls, uscito nel 2011.
Si tratta di un gioco di ruolo con meccaniche elementari, la cui difficoltà sta nel fatto che se il personaggio principale è limitato nelle azioni da eseguire, i nemici (soprattutto i tanti boss) invece sembrano avere delle combinazioni di colpi talvolta piuttosto lunghe e difficili da parare o schivare.
Data la sua complessità, ha avvicinato molti videogiocatori competitivi, che hanno cominciato anche a sfidarsi a colpi di speedrun accrescendo l’hype e la viralità intorno a questo titolo. Dopo l’uscita del primo Dark Souls, la casa di produzione Frommsoftware ha poi pubblicato altri due giochi della stessa saga e ha continuato a pubblicare prodotti simili come Bloodborne e Elden Ring.
La grande popolarità del titolo Fromm ha fatto sì che addirittura venisse coniato il termine soulslike, per indicare una categoria di giochi palesemente ispirati a Dark Souls. Uno di essi è Enotria: The Last Song, un soulslike ambientato in Italia, la cui trama si ispira alla cultura carnevalesca delle maschere e che tra i protagonisti vede anche il caro Pulcinella.
Enotria: The Last Song – Il gioco
Come i già citati giochi prodotti dalla Frommsoftware, anche Enotria: The Last Song è un soulslike GDR in terza persona. Ambientato in una terra maledetta dal “Canovaccio” che ha trasformato tutti gli abitanti in attori intrappolati eternamente in uno spettacolo, il compito da “senzamaschera” del giocatore è quello di spezzare la maledizione e far risplendere nuovamente la gloria di Enotria.
L’ambientazione del gioco è chiaramente ispirata ai paesaggi italiani e ci sono riferimenti ad alcune città come Napoli, Venezia e Firenze. Infatti, tra i diversi personaggi sono presenti moltissime maschere rinascimentali della Commedia dell’Arte italiana, diventati personaggi iconici della cultura popolare, come Pulcinella e Arlecchino. Queste maschere accompagneranno il protagonista durante tutto il viaggio, sia come alleati che come nemici.
Il ruolo di Pulcinella in Enotria: The Last Song
Dopo che la statua ispirata a lui a piazza Municipio ha destato scalpore, Pulcinella è diventato una figura centrale anche all’interno della trama di un gioco come Enotria. Vestito come vuole la tradizione vestito di bianco e con la maschera nera, è un individuo bizzarro che prova a mettere fine al ciclo eterno creato dalla maledizione che ha corrotto Enotria.
È questa la ragione per cui il personaggio (accompagnato dal classico mandolino) accompagna il senzamaschera lungo tutto il viaggio. Ma il personaggio va ben oltre l’aspetto buffo e le strimpellate sul mandolino, in quanto è un individuo enigmatico con una morale ambigua.
Durante tutta la narrazione, guardando alle azioni di Pulcinella, si può vedere quanto appaia amichevole nei confronti del protagonista, anche se tutti i consigli e gli aiuti servono solo a manipolare il senzamaschera. Insomma un personaggio davvero incredibile per un gioco che ,per quanto chiaramente ispirato a Dark Souls, ha ambientazioni fantastiche e un gameplay davvero avvincente.
