martedì, Dicembre 3, 2024

Enzo Gragnaniello in concerto a Conca dei Marini

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Estate 2024 a Conca dei Marini, una delle località più esclusive della Costiera Amalfitana, con il concerto di Enzo Gragnaniello.

Tutto pronto, dunque, per il concerto L’ammore è ‘na rivoluzione, di Enzo Gragnaniello che, dopo tredici anni, ritorna il 18 agosto al Teatro all’aperto di Conca dei Marini, nell’ambito del Santarosa Conca Festival (ore 21.00, biglietto unico con posti non numerati al costo di 10 euro, acquistabile presso il Comune di Conca dei Marini dalle 9.00 alle 12.00 o la sera stessa del concerto fino ad esaurimento posti; prenotazioni online alla mail ragioneria@comuneconcadeimarini.it).
Autore di numerosi capolavori come Vasame e Cu ‘mme, Enzo Gragnaniello con L’ammore è ‘na rivoluzione, (titolo del suo ultimo album), compie un viaggio profondo nell’animo umano, narrato con la forza e la passione della lingua napoletana, elemento inconfondibile della sua arte, con un omaggio alla speranza, alla pace interiore e al valore delle relazioni autentiche.
In un mondo spesso caotico e doloroso, il cantautore ci ricorderà che la vera ricchezza risiede nell’amore, elemento che unisce tutti noi come onde in un vasto mare. Attraverso una serie di brani toccanti, Gragnaniello esplorerà diverse sfaccettature emotive e sociali, celebrando valori come la ricerca della felicità e il sostegno reciproco, e mettendo a punto un inno ai sentimenti capaci di illuminare l’esistenza e dare un nuovo significato alle cose.
Con L’Ammore è na Rivoluzione Enzo Gragnaniello trova così un’ulteriore strada per tradurre in musica sentimenti profondi e imprescindibili, ennesima testimonianza del suo talento e della sua capacità di raccontare l’anima della sua città e la vita. Il concerto si inserisce nella lunghissima carriera del musicista, autore e compositore, che da decenni incarna la voce profonda e appassionata della Napoli più autentica e che nel 2019 ha vinto la sua quarta Targa Tenco per il miglior album in dialetto con Lo chiamavano Vient’‘e terra.

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