Universiade 2019 | “Cari napoletani grazie ancora del vostro affetto, siete meravigliosi. Vi aspetto al San Paolo per le gare di atletica leggera. Sarà emozionante gareggiare in quello stadio straordinario”. Col suo sorriso, catturato dalle telecamere mentre sfilava con la propria delegazione alla Cerimonia di Inaugurazione della 30^ Summer Universiade, Erikah Nonhalanhla Seyama, 25enne atleta del salto in alto, del Regno di Eswatini (fino al 2018 Swaziland), piccolo Stato dell’Africa Meridionale, tra Mozambico e Sud Africa, ha già guadagnato il podio della più bella. Ora le toccherà gareggiare nella sua specialità, il salto in alto. Intanto giusto rivivere l’emozione dell’indimenticabile serata del 3 luglio. “È stata meravigliosa l’accoglienza del pubblico, cari napoletani grazie del vostro affetto, del vostro amore, siete straordinari”.
Erikah è già stata in Europa ma è la prima volta in Italia e a Napoli. “Venire in Italia – spiega – era da sempre il mio sogno. Finalmente l’ho realizzato. Dell’Italia – aggiunge – amo la cultura, la gente: persone meravigliose. Quando sono arrivata a Napoli la cosa che più mi ha colpito è stato vedere così tanti edifici antichi, l’architettura qui è bellissima. Mi sono subito innamorata di questo posto così ricco di storia”. Impegnata negli allenamenti Erikah Seyama finora ha potuto vedere la città solo a bordo dei bus che collegano la Stazione Marittima con le strutture sportive. “Oggi finalmente ho la possibilità di fare un giro in città, e la mia curiosità è tantissima”.
L’atleta swazilandese parla poi dell’esperienza a bordo della MSC Lirica, una delle due navi da crociera che ospita il Villaggio Atleti di Napoli. “All’inizio è stato un po’ strano, anche perché ogni volta che sono salita su una nave è stato per iniziare un viaggio. Tra l’altro – prosegue – mi è capitato più volte di arrivare all’imbarco in ritardo e perdere la nave. Qui questo rischio non c’è – sorride – posso dire comunque che questo Villaggio Atleti è un’esperienza unica. Partecipare a questa competizione – racconta – significa anche interagire con tanti coetanei di ogni parte del mondo, con la possibilità di incontrare e confrontarmi con culture e persone diverse. Ovviamente la concentrazione maggiore ora riguarda le gare: l’8 luglio sarò al San Paolo per le qualificazioni, sperando poi di essere tra le finaliste il 13 luglio e saltare più in alto di tutte. Al termine dell’Universiade resterò ancora qualche giorno a Napoli, ci sono tanti posti che voglio vedere, in città ma anche in tutta la regione. Il mio desiderio è quello di ritornare. Prima però voglio conquistare una qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo 2020″.
Articolo pubblicato il: 5 Luglio 2019 18:35