Il fine settimana di sabato 12 e domenica 13 marzo sarà pieno di eventi a Napoli (ovviamente con il rispetto di tutte le misure di prevenzione contro il Covid 19). Ecco quali sono i principali appuntamenti da non perdere.
Al Teatro Totò arriva la commedia con un poker di attori formato da Maria Bolignano, Giuseppe Cantore, Enzo Casertano e Francesco Procopio con l’aggiunta della voce fuori campo di Sergio Assisi.
Per il pubblico una storia divertente e avvincente che narra le avventure di questo trio che dopo anni di fortuna tra teatri, programmi televisivi e film per il cinema, si separa con danni artistici ed economici a causa di una “questione” d’amore…
Fino al 20 marzo, Vincenzo Salemme sarà mattatore al teatro Diana con lo spettacolo “Napoletano? E famme ‘na pizza!”. Il titolo dello show riprende una battuta di “E…. fuori nevica”, nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza.
Il popolare attore e regista gioca dunque alla sua maniera con gli stereotipi che rischiano di rendere la vita di un napoletano più simile ad una “gabbia” che ad un percorso libero e indipendente…
Fino al 13 marzo, Francesco Cicchella, popolarissimo imitatore, sarà protagonista di un one man show in cui si cimenterà nelle sue parodie più conosciute, come quelle dei cantanti Ultimo, Achille Lauro e soprattutto Massimo Ranieri (del quale sembra quasi un “clone”), e tante performance inedite.
Nuovo appuntamento con la commedia al Teatro Cortese dei Colli Aminei, dove, sabato 12 alle ore 21.00 e domenica 13 marzo alle 18.30, sarà di scena L’ISIStrata – lo sciopero del sesso.
Una riscrittura firmata, diretta e interpretata da Noemi Giulia Fabiano con Chiara Esposito, Carolina Franco, Svetlana Giacchetti, Andrea Grattagliano, Ferdinando Sicuranza, Flavio Visone e Maria Rosaria Visone. Le coreografie sono di Maria Rosaria Visone e il disegno luci di Serenella Coscione.
“L’Isistrata– si legge nelle note dello spettacolo- è il gioco di parole che mette al centro della riscrittura drammaturgica Lisistrata e L’ISIS. La guerra, ambientata nel 2032, non riguarda più spartani e ateniesi, ma occidentali ed…occidentali (e non “occidentali” e “paesi del medio oriente”, come suggerisce l’opinione pubblica).
Lisistrata, donna colta, determinata e audace, per mettere fine alla guerra riunisce intorno a sé le donne di tutti gli schieramenti e insieme si accordano per impedire agli uomini un duplice accesso: alla rete e al sesso…“
Articolo pubblicato il: 11 Marzo 2022 10:34