Trascorso il Natale, la città di Napoli (che come consuetudine fa registrare un grande boom di turisti) si prepara a dare l’addio al 2019 e il benvenuto al 2020. Quelle che stanno per arrivare saranno giornate pieni di eventi, che vedranno in primo piano spettacolo e cultura: ecco alcune delle principali iniziative.
Grande attesa per il concertone di Capodanno, che come ormai tradizione si svolgerà in piazza Plebiscito nella serata del 31 dicembre. Il Comune, con il supporto di Radio Kiss Kiss (radio ufficiale dell’evento), ha organizzato una serata in cui saranno presenti due big della musica italiana: Stefano Bollani e Daniele Silvestri.
Dopo il brindisi della mezzanotte, per i fuochi d’artificio appuntamento sul Lungomare, dove intorno all’1,30 partirà il consueto spettacolo pirotecnico da Castel dell’Ovo. Il format vincente dei quattro palchi “notturni” rimarrà invariato.
Si intitola Banksy e la (post) street art la mostra dedicata al movimento artistico underground, in esposizione al Museo PAN fino al 16 Febbraio.
Proprio come impone il “Banksy – pensiero”, anche la cultura napoletana fa dell’ironia e dell’irriverenza la sua personale risposta a quelle che reputa ingiustizie da parte del sistema.
Attraverso una rosa di circa 70 opere provenienti da collezioni private e da gallerie italiane e straniere, una sala video e una sala selfie, viene raccontato il fenomeno artistico del momento, con tutte le contraddizioni e i continui interrogativi che i loro protagonisti volutamente riservano allo spettatore.
Tantissimi gli appuntamenti a teatro, tra cui spicca Alessandro Siani in scena con Felicità. L’attore partenopeo sarà al Teatro Diana fino al 19 gennaio, per un grande viaggio artistico, in cui Siani sarà accompagnato dal maestro e compositore Umberto Scipione, che dal vivo suonerà e segnerà le tappe cinematografiche della sua carriera, da Benvenuti al Sud passando per il Principe Abusivo e si Accettano Miracoli, per concludersi con Mister Felicità.
Paolo Caiazzo sarà invece di scena al teatro Totò fino al 5 gennaio con Non mi dire te l’ho detto, caratterizzata da una trascinante comicità che pur prendendo spunto dallo stile della commedia inglese moderna mantiene integri tutti i sapori della napoletanità.
Folto anche il panorama delle altre mostre: dai 100 lupi di Liu Ruowang in piazza Municipio, passando per quelle su Joan Mirò al Pan ed Andy Warhol alla Basilica della Pietrasanta, senza ovviamente dimenticare la Mostra Internazionale del Presepe, situata all’interno della chiesa di Sant’Angelo a Segno (via dei Tribunali 45).
Articolo pubblicato il: 27 Dicembre 2019 16:35