Il quotidiano “Il Mattino” ha dedicato un focus all’ex Canapificio di Caserta, sede organizzativa degli uffici SPRAR e dello sportello di sindacato sociale, sgomberato lo scorso marzo per motivi di sicurezza.
Alla questione si era interessato il consigliere regionale Gianpiero Zinzi, il quale aveva presentato un’interrogazione indirizzata all’Assessore Regionale all’Urbanistica e al Governo del Territorio, Bruno Discepolo. La risposta è arrivata dall’avvocato Silvio Uccello, direttore generale delle Risorse Strumentali della Regione Campania. Quest’ultimo ha sottolineato come la struttura fosse abusiva da 5 anni e che gli sgomberi erano stati ordinati ma mai eseguiti.
La mattina del 27 novembre gli ufficiali di pg si presentano al Canapificio, ma incontrano Massimo Cocciardo, operatore dell’associazione, che si rifiuta di consegnare le chiavi, sottolineando che la struttura è sede d’accoglienza di migranti e rifugiati, per cui “non si possono interrompere i servizi svolti per conto di province e Ministero degli Interni”. Cocciardo li informa anche che “è fissato un appuntamento con l’assessore alle Politiche sociali per il successivo lunedì”, per cui “a fronte del rifiuto, la Regione ha sospeso lo sgombero”.
Il 28 novembre 2017, attraverso il vicecapo di gabinetto della Regione, Michele Gerardo, perveniva una nota della Prefettura di Caserta che segnalava “la rilevanza dell’attività svolta dall’associazione la cui interruzione avrebbe avuto ripercussioni nella tenuta sociale e sull’ordine pubblico”. Tra l’altro, il 2017 è l’anno in cui il Centro sociale s’aggiudica i 7 milioni e mezzo di euro per il progetto Sprar, vicenda per cui sette responsabili dell’ex Canapificio sono indagati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Sempre nel 2017, dalla Prefettura chiedono alla Regione di essere informati per tempo dell’eventuale esecuzione dell’azione di rilascio “al fine di adottare le misure a tutela dell’ordine e della sicurezza”.
L’8 agosto 2018, il vicepresidente Fulvio Bonavitacola ha “invitato la direzione generale Risorse Strumentali a porre in essere le procedure necessarie alla regolarizzazione dei rapporti con l’associazione”, col Centro sociale ancora “esortato a produrre documentazione utile a valutare la possibilità di legittimare la presenza nell’ex Canapificio”.
Articolo pubblicato il: 3 Maggio 2019 11:35