Il Consiglio di Amministrazione di EXOR (la “Società”), riunitosi oggi a Torino sotto la presidenza di John Elkann, ha deliberato di proporre agli azionisti una struttura societaria più semplice, che risponda meglio al crescente profilo internazionale della Società e dei suoi business. In poche parole hanno deciso di trasferire la sede della società ad Amsterdam. L’Olanda è tra gli Stati-falchi che impongono l’austerità all’Unione Europea. È la nazione tanto severa nel tassare i propri cittadini ed esigere il rigore dagli altri governi quanto tollerante con le multinazionali che la usano come base di partenza europea per trasferire in esotici paradisi fiscali i miliardi di euro incassati in Europa. Non ci sarebbe nulla di male, se la generosità fiscale degli olandesi non facesse perdere milioni di euro di entrate agli altri Stati dell’Unione. Per fortuna l’operazione non avrà impatti sulle società controllate da EXOR, i cui impegni industriali e fiscali rimangono invariati, in ognuno dei paesi dove esse operano.
John Elkann, Presidente e Amministratore Delegato di EXOR, ha dichiarato:
“Negli ultimi dieci anni abbiamo continuato a semplificare la nostra organizzazione e a svilupparci seguendo l’evoluzione dei nostri business. I nostri principali investimenti hanno già riorganizzato le proprie strutture societarie per riflettere meglio la loro attività globale ed è quindi naturale che EXOR si allinei a loro.
La proposta che avanziamo oggi ci consente di ottenere una struttura societaria più semplice e rappresenta un ulteriore importante passo avanti nel percorso di sviluppo di una holding come EXOR che opera in tutto il mondo. Inoltre il meccanismo di fidelizzazione incentiverà gli azionisti che investono sul lungo termine e sono felice che questo progetto abbia già ricevuto il sostegno di istituzioni e di imprenditori di grande successo a livello mondiale, alcuni dei quali siamo orgogliosi di avere già come attuali azionisti.”
EXOR è cresciuta fino a diventare una delle principali holding europee, che possiede partecipazioni di controllo o rilevanti in alcune società globali. Tra queste figurano PartnerRe, leader nel settore della riassicurazione; Fiat Chrysler Automobiles, il settimo gruppo automobilistico al mondo; CNH Industrial, una delle più grandi società al mondo operante nel settore dei capital goods; Ferrari, il brand di auto sportive di lusso più noto al mondo; e The Economist Group, il leader nel settore editoriale in lingua inglese specializzato in analisi economiche e relazioni internazionali. Nel corso degli ultimi tre anni, nell’ambito della normale evoluzione delle loro attività, Fiat Chrysler Automobiles, CNH Industrial e Ferrari hanno esse stesse riorganizzato le proprie strutture societarie e, nel corso di tale processo, hanno individuato l’Olanda come loro domicilio legale, mantenendo al tempo stesso la quotazione in Borsa Italiana. Anche PartnerRe, l’investimento più grande di EXOR, è non caso, controllata attraverso una società olandese.
È in questo contesto che il Consiglio di Amministrazione di EXOR ritiene che sia giunto il momento per compiere il passo successivo nel percorso di sviluppo del Gruppo, allineando opportunamente la propria governance alla natura indiscutibilmente globale dei propri principali investimenti.
(comunicato stampa Exor)