Facebook, scandalo Cambridge Analytica: 87 milioni di utenti spiati
Il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg: “Ho commesso un grande errore”.
Emergono dati clamorosi dallo scandalo Cambridge Analityca, che vede protagonista Facebook. Il famoso social network ha infatti reso noti i dettagli della vicenda, con addirittura 87 milioni di utenti “spiati”, in larghissima maggioranza negli Stati Uniti. Si era parlato precedentemente di 50 milioni di profili. Di fronte a tale statistica, il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, si è nuovamente scusato, in una conference call cui ha partecipato anche l’agenzia Ansa: “Ho commesso un grande errore -ha detto Zuckerberg- Nella vita bisogna imparare dagli errori e capire come andare avanti. Quando costruisci qualcosa come Facebook, che non ha precedenti nel mondo, sei destinato a sbagliare delle cose”. Mister Facebook, inoltre, testimonierà il prossimo 11 aprile davanti alla commissione Commercio della Camera, a proposito del ruolo della sua società nella vicenda dei dati usati da Cambridge Analytica senza consenso e a scopo elettorale (dalla Brexit alla campagna di Donald Trump).
Lo scandalo Cambridge Analytica in Italia: impatto “minimo”
A pubblicare questi dati è stato Mike Schroepfer, responsabile tecnologico di Facebook, che ha inoltre annunciato una serie di restrizioni del social media per proteggere meglio i dati personali dei propri utenti. In Italia sono 214.134 gli utenti potenzialmente coinvolti nella vicenda: tale dato si ricava sommando il numero le persone (57) che hanno istallato l’app di Aleksandr Kogan (il ricercatore di Cambridge Analytica) e gli amici potenzialmente impattati (214.077). Un impatto “minimo” se rapportato a ciò che è successo negli Stati Uniti, ma che ha comunque toccato la privacy di un certo numero di utenti del celebre social network“blu”.
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.