Facebook rende noto di aver sospeso 200 applicazioni nell’ambito di un’indagine sulle “app che hanno avuto accesso a un grande quantitativo di informazioni” degli utenti prima che il social cambiasse le sue regole, nel 2014. L’indagine era stata annunciata dal Ceo Mark Zuckerberg lo scorso 21 marzo, in seguito allo scandalo Cambridge Analytica che ha coinvolto i dati di 87 milioni di persone.
Nel frattempo Tim Cook critica Mark Zuckerberg. L’amministratore delegato di Apple coglie l’occasione del suo intervento alla Duke University per tornare sullo scandalo dei dati che ha travolto Facebook. Senza mai nominare il social media o Zuckerberg, Cook afferma: ”Noi respingiamo la scusa che ottenere il massimo dalla tecnologia vuol dire abbandonare il vostro diritto alla privacy. Noi abbiamo scelto di fare le cose diversamente, raccogliendo meno dati possibile e rispettandoli quando sono sotto il nostro controllo perche’ sappiamo che sono i vostri dati”.
Articolo pubblicato il: %s = human-readable time difference