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Falso certificato medico a Setola, verso la sentenza

Si avvia verso la sentenza il processo in cui sono imputati, dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il capo dell’ala dei Casalesi, Giuseppe Setola, e l’oculista di Pavia Aldo Fronterrè.

di Chantal Collaro  Il processo porta sulle presunte false certificazioni mediche che, nel 2008, hanno consentito a Giuseppe Setola di ottenere gli arresti domiciliari in un’abitazione vicino alla clinica Maugeri di Pavia. Tuttavia, il 18 aprile dello stesso anno, Setola scappò dalla dimora per raggiungere il Casertano. L’accusa sostiene che Setola, abbia ottenuto i domiciliari proprio a causa della «falsa» dichiarazione dell’oculista sulla sua malattia all’occhio destro. L’uomo ha subìto infatti un trauma a quell’occhio durante la sua giovinezza. Oggi 19 settembre, i consulenti tecnici della difesa dovevano recarsi in procura per essere sentiti, ma i legali del Dott. Aldo Fronterrè, gli avvocati Pasquale Coppola e Marco Imbembo, non si sono presentati all’esame e hanno comunicato che consegneranno a breve una memoria tecnica. Una nuova udienza è stata  programmata per il 10 ottobre prossimo. Per l’occasione, il pubblico ministero Alessandro Milita formalizzerà le ultime richieste istruttorie al collegio presieduto dal giudice Loredana Di Girolamo dando cosi il via alla tappa successiva, la sentenza. Un dei consulenti nominati dalla Procura, il Dott. Giuseppe Paludi, nelle precedente udienze, ha dichiarato: “Nella nostra consulenza non riscontrammo alcun problema all’occhio destro di Setola, mentre al sinistro trovammo un foro maculare che non gli permetteva di vedere davanti». Invece, un ex perito del Tribunale, Pietro Morelli, ha affermato: “la diagnosi contenuta in due accertamenti fatti da Setola presso l’azienda ospedaliera di Caserta che parlava della presenza nell’occhio destro di una membrana neo-vascolare neo-retinicà era sbagliata o comunque non precisa».

Articolo pubblicato il: 19 Settembre 2017 22:18

Redazione

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