Dalla pizza preferita di Gioacchino Murat fino ai golosissimi fritti della tavola dei Borbone. Se desideri assaggiare la vera pizza di una volta; quella che, colorando ben quattro secoli di storia, ha saputo soddisfare i palati degli instancabili marinai e della più golosa borghesia, non hai che una destinazione da visitare e, fortunatamente, senza dover ricorrere ad alcuna macchina del tempo. Farinati, il nuovo ristorante di gusto e design in Via Roberto Bracco, 17 – Casavatore, riesce infatti a garantire nei suoi grandi piatti non solo il vero gusto della storia, ma soprattutto i sapori, le piacevolezze e le esigenze più moderne… anche quelle in variante senza glutine. Assaggiare per credere!
L’idea, nata degli imprenditori Gennaro Del Buono, Giovanni Pianelli e Renato Ruggiero, appassionati di cibo, storia, cultura e design, propone con Farinati una vera esplosione di sapori e colori e, con uno spazio apposito al riparo da ogni contaminazione, dedicarla anche alla variante Gluten Free. Dal ‘600 ispirato alla pizza dei marinai con sugna, pecorino, aglio, origano e l’aggiunta di un pomodoro infornato come licenza moderna del pizzaiolo fino al ‘700 di Gioacchino Murat! che tanto amava la pizza con i “cicinielli”. Ma non finisce mica qui. Il viaggio nel gusto di Farinati sa davvero affascinare e procedere indisturbato fino all’800 con la pizza del popolo: una marinara all’ombra e approdare, infine, al ‘900 con la classica pizza margherita e la pittoresca “4 gusti”.
«Si tratta di un suggestivo e gustoso tuffo nel passato – spiegano gli imprenditori – la squadra è andata in bliblioteca, è risalita a importanti fonti storiche, per scoprire come gli antichi mangiassero la pizza, per poi riproporla ai giorni nostri in chiave contemporanea – e continuano- Il tutto accompagnato dai fritti rivisitati del monsù, preparati da Ruggiero con le ricette di Antonio Dubelli, ultimo cuoco dei Borbone».
Storia di un tempo, dunque, ma non solo. Perché le specialità di Farinati sposano, in questa bellissima location curata dall’architetto napoletano Mario Sorrentino, l’ingegno di Paolo Santorelli, l’esperto di startup, consulente e founder della Ristoratore 2.0 con le esigenze di tutti coloro che sanno vivere i riti del pranzo e della cena come vera esperienza di condivisione sociale. Un gusto e una piacevolezza dal duplice valore dunque, un vincente connubio che saprà, senza minima ombra di dubbio, segnare il presente e, soprattutto, le future pagine di storia.
Articolo pubblicato il: 7 Luglio 2023 21:16