In vista della fase 2, il Governo si appresta a introdurre una nuova misura per le famiglie in difficoltà: il Reddito di emergenza. L’assegno andrà da 400 a 800 euro a seconda della composizione del nucleo familiare: sarà erogato a partire da maggio per i prossimi tre mesi.
Per poterlo richiedere sarà necessario essere residenti in Italia, aver conseguito un reddito nel mese precedente alla richiesta del sussidio non superiore al sussidio stesso e, infine, avere un patrimonio mobiliare (come per esempio conti correnti o postali) non superiore a 10.000 euro, aumentati di 5mila euro per ogni componente del nucleo familiare fino ad un massimo complessivo di 20mila euro. La misura è dedicata a chi è escluso dagli altri sussidi istituiti con il “Cura Italia” per affrontare la crisi legata all’emergenza Covid 19.
Per le famiglie che ricevono il reddito di cittadinanza, se la somma percepita è più bassa rispetto a quella prevista dal Rem, ci sarà la possibilità di integrare vecchio e nuovo sussidio.
Il Reddito di emergenza andrà richiesto all’Inps con un modulo apposito che verrà predisposto dall’Istituto una volta che il decreto sarà approvato. La norma prevede che le modalità di richiesta, riconoscimento ed erogazione siano le stesse previste per il Reddito di cittadinanza.
Il nuovo decreto interviene anche sui criteri di accesso al reddito di cittadinanza, allargando le maglie dei requisiti fino a ottobre.
Tra le novità più attese, anche l’allungamento dei congedi retribuiti al 50% dello stipendio per i genitori che si trovano in isolamento domestico e con le scuole chiuse. Il periodo massimo del congedo passerà da 15 giorni ad un mese. Il congedo potrà essere fruito dal 5 marzo scorso fino al prossimo 30 settembre.
Prorogati anche i giorni straordinari per chi deve accudire un disabile. Per i mesi di maggio e giugno sarà possibile usufruire, complessivamente, di altri 12 giorni di congedo. In questo caso, in realtà, sembrerebbe una riduzione delle giornate, visto che a marzo e aprile i 12 giorni valevano per ogni singolo mese.
Per le partite Iva e i professionisti che hanno ricevuto (o che stanno per ricevere) l’assegno di 600 euro per il mese di marzo, saranno corrisposti altri 600 euro automaticamente anche per il mese di aprile. Per il mese di maggio, invece, l’assegno salirà a 1000 euro. Ma per ottenerlo bisognerà autocertificare all’Inps di aver subito nel bimestre precedente, nel caso si tratti di partite Iva, una perdita di introiti almeno del 33%. La norma copre anche i lavoratori stagionali del settore turistico.
Articolo pubblicato il: 2 Maggio 2020 12:14