L’Fca di Pomigliano subirà una chiusura collettiva di otto giorni, causata da “Improvvisa flessione di mercato”. Queste le motivazioni comunicate ai sindacati dall’azienda. La chiusura inizierà il 22 ottobre e terminerà a fine mese, 31 incluso.
Non è la prima volta che quest’anno si arriva a una manovra del genere: a causa del calo del 16% della domanda da gennaio a oggi, la fabbrica era rimasta chiusa per una decina di giorni in tutto.
Il segretario generale della Fim di Napoli , Biagio Trapani, si dichiara preoccupato riguardo le tempistiche del piano industriale. Egli infatti dichiara: “È tempo di accelerare l’assegnazione della missione produttiva per lo stabilimento Fca di Pomigliano. Come Fim Cisl napoletana riteniamo che i risultati degli ultimi anni, vadano premiati con un significativo e definitivo passo avanti in termini industriali e se fino ad ieri l’attesa era comprensibile per la fase di assestamento per l’assegnazione dei nuovi incarichi di responsabilità all’interno del gruppo, adesso non lo è più”
Trapani poi prosegue: “Le tempistiche non sono un dettaglio – conclude – riteniamo che la discussione per configurare il futuro vada iniziata da subito, che quindi per Pomigliano si sciolga il nodo del modello da assegnare. Ci aspettiamo una implementazione immediata, consapevoli di avere davanti una nuova sfida da affrontare e vincere, con cambiamenti funzionali ad incrementare la redditività dello stabilimento, con il previsto passaggio dalla Panda ad una vettura di segmento alto, quindi con maggiore tecnologia e valore aggiunto”
Articolo pubblicato il: 11 Ottobre 2018 9:00