mercoledì, Dicembre 18, 2024

Federalberghi sul turismo a Napoli: “Pochi stranieri e molte disdette per settembre”

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Il punto di Federalberghi sul turismo estivo a Napoli: ad agosto passo in avanti col 49% delle camere occupate in città ma fioccano le cancellazioni per settembre. Record per il Cilento.

Federalberghi registra una ripresa del turismo a Napoli nel mese di agosto, dopo la crisi di luglio (quando i dati erano fermi al 30%). Nel mese appena trascorso, infatti, il 49% delle camere risultavano occupate. È ovviamente lontano il pienone (79%) dello scorso anno, ma la crisi Covid si è fatta sentire solo parzialmente.

Per settembre, fioccano però disdette e cancellazioni, poche le prenotazioni: “Stiamo soffrendo la quasi totale assenza di turisti stranieri – dichiara il presidente di Federalberghi Napoli, Antonio IzzoUna vera ripresa potrà esserci solo quando l’aeroporto di Capodichino tornerà a regime e si riapriranno, in maniera costante mercati internazionali, in particolare per Stati Uniti, Giappone e i principali paesi europei”.

Sono soprattutto italiani i turisti che hanno scelto le bellezze della città partenopea per trascorrere un periodo di vacanza per poco più di due notti in media, sfruttando in molti casi il bonus vacanze: “La città ha vissuto alti e bassi – prosegue Izzo – Alcune strutture sono riuscite a lavorare abbastanza bene con risultati soddisfacenti, sia in termini di occupazione che di fatturato ma la maggior parte ha sofferto e continua a soffrire. Le prospettive non sono positive, in particolare nel mese di settembre. La paura del ritorno del virus non invoglia a viaggiare. Offrire sicurezza dal punto di vista sanitario e certezze dal punto di vista economico è l’unico modo per ripartire in maniera organica”.

Se Napoli tiene parzialmente, il Cilento fa record sfiorando il 90% di occupazione delle camere (con una media di circa 5 notti e un prezzo medio a doppia di 74 euro). Ottimi i dati per Palinuro, Camerota, Golfo di Policastro, Agropoli, Paestum ed Ascea.

Soffre la Costiera amalfitana, che, con l’assenza di ospiti stranieri, registra una media di occupazione dell’83% (cinque notti di permanenza e un prezzo di 79 euro a camera). Più penalizzata la Penisola sorrentina (77% di occupazione), tengono Ischia, Procida e Capri (media di occupazione camere dell’88% e una media di 5 notti).

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