Fonderie Pisano: il gip rigetta la richiesta di archiviazione della Procura tenendo in considerazione il dossier presentato dal comitato Salute e Vita.
Il gip Alfonso Scermino ha disposto nuove indagini sul possibile collegamento (denunciato in un dossier dal comitato Salute e Vita) tra l’inquinamento prodotto dalle Fonderie Pisano e i decessi per tumore verificatisi tra Fratte e la Valle dell’Irno.
Negli ultimi mesi dell’inchiesta, i periti della Procura di Salerno non avevano trovato prove scientifiche a riguardo, tanto che, lo scorso luglio, il pm Roberto Penna aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta a carico dei proprietari dello stabilimento di via Dei Greci. A tale richiesta si sono però subito opposti i legali rappresentanti del comitato di cittadini, che da anni chiede la chiusura definitiva/delocalizzazione delle Fonderie. Il Gip ha quindi rinviato gli atti alla Procura per approfondire alcuni aspetti, dando un anno di tempo per effettuare tutti gli accertamenti. Secondo il giudice, le indagini preliminari dovranno “categoricamente escludere che l’inquinamento delle fonderie non abbia contribuito alle morti”.
Come riporta “Il Mattino”, nel dossier del comitato Salute e Vita (cui evidentemente fa riferimento il gip Scermino) si parla tra l’altro della polvere presente sui balconi e dello sforamento del pm 10 in alcuni casi anche di notte.