Al pilota britannico basterà arrivare settimo al traguardo per ottenere, proprio come lo scorso anno, il titolo di campione iridato: il quinto della sua carriera in Formula 1.
In Messico, come un anno fa, per laurearsi ancora campione. Lewis Hamilton il secondo match mondiale non vuole sprecarlo: dopo Austin, il britannico ci riprova domenica e stavolta gli basterà il settimo posto per confermarsi iridato e mettere le mani sul quinto titolo in Formula 1 della sua carriera. Numeri da gigante che il pilota della Mercedes vorrebbe consacrare anche con una vittoria sul tracciato messicano: nei primi giri di pista con le prove libere però il ritmo non è stato quello da leader.
A volare è stata infatti la Red Bull, con Max Verstappen che si è dimostrato l’uomo da battere: il giovane pilota olandese è stato il più veloce nelle due tornate, anche se nel finale la monoposto si è fermata per un problema presumibilmente idraulico – ha spiegato lo stesso Verstappen al termine delle prove -. Red Bull protagonista tutta la giornata, con Daniel Ricciardo subito alle spalle del compagno di squadra. A sorpresa sul podio virtuale la Renault di Carlo Sainz, terzo in tutte e due le sessioni.
Migliorano le Ferrari
Hamilton è rimasto in ombra e dopo il quinto tempo in avvio, si è fermato al settimo nel secondo turno di prove: migliora invece la Ferrari che dopo il settimo tempo del mattino ha visto Sebastian Vettel chiudere quarto con un buon passo gara. Ottavo Kimi Raikkonen.