Una task force di Silvio Berlusconi per trovare i nomi dei candidati da presentare nelle liste elettorali, che andranno consegnate il 28 gennaio.
“Abbiamo pensato ad un governo composto ipoteticamente da 20 ministri magari qualcuno di più, in cui 12 dovranno essere protagonisti della vita vera e solo 8 posti ai politici”. Le parole di Silvio Berlusconi, risalenti a meno di dieci giorni fa cominciano sempre più a prendere corpo.
“Quando mi sono incontrato con la Meloni e Salvini – proseguiva il leader di Forza Italia in un’intervista a tgcom 24 – lui era soddisfatto per i 3 posti alla Lega, 3 Fi, 2 Fdi”.
“Io spero di presentare prima delle elezioni la formazione di governo in cui la maggioranza sarà composta da persone che – concludeva – sono stimate dagli italiani”. Le liste dei candidati, se la data del voto verrà confermata nel 4 marzo, dovranno essere depositate il 28 gennaio. E le firme da raccogliere per presentarle sono state dimezzate da 750 a 375 per collegio. Situazione che semplifica e non di poco un aspetto che per molti sarebbe avrebbe rappresentato un ostacolo.
La fase di preselezione è stata affidata dallo stesso Silvio Berlusconi all’avvocato Niccolò Ghedini, all’imprenditore Francesco Ferri, al responsabile Enti Locali di Forza Italia Marcello Fiori. Con loro le “quote rosa” di Michela Brambilla e Licia Ronzulli. Una vera e propria commissione, il cui lavoro si sovrapporrà a quello per mantenere ben saldi i rapporti di forza e le alleanze. O per crearne di nuovi. Qualora ce ne fosse bisogno. Uno scenario che, come spesso, quasi sempre, accade in politica, non è mai da escludere. Forse, tutt’altro, da prevedere.