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Fumo, aumenta tra i giovani l’uso delle sigarette fatte a mano

Non è solo una moda. Le sigarette fatte a mano risultano più economiche e meno nocive, durano piu’ a lungo e, soprattutto sono diventate di tendenza tra i giovani. Il loro uso è raddoppiato.

Sono ancora circa 11,6 milioni i fumatori in Italia, gli uomini sono 7,1 milioni e le donne 4,5 milioni. Non accenna a diminuire in modo significativo il fumo nel nostro paese.

Tra i giovani il fumo è aumentato notevolmente, in particolar modo l’uso delle sigarette fatte a mano, l’uso dei trinciati  è in costante aumento, soprattutto tra i maschi e al Sud, anche se più del 90% dei fumatori preferisce acquistare le sigarette tradizionali. Oltre la metà dei giovani fumatori tra i 15 e 24 anni fuma già più di 10 sigarette al giorno e oltre il 10% più di 20.

Un fumatore maschio su 4 è un forte fumatore, fuma cioè più di un pacchetto al giorno. Quasi la metà delle donne fuma tra le 10 e le 20 sigarette al giorno. A questi fumatori si aggiungono inoltre i consumatori di nuovi prodotti.

L’1,7% consuma e-cig e l’1,1% fa utilizzo di tabacco riscaldato. Il report che mette a fuoco il rapporto fra italiani e fumo è stato all’ISS in occasione del World No Tobacco Day (WNTD) organizzato ogni anno il 31 maggio dall’OMS.

L’edizione 2019 è dedicata al tema “Tabacco e salute dei polmoni”, una giornata di riflessione globale sui rischi associati al fumo. Il cancro al polmone è infatti il quarto tumore in termini di incidenza ma la prima causa di morte per neoplasia.

Le fumatrici sono aumentate soprattutto nelle regioni del Sud Italia: sono quasi il doppio rispetto alle fumatrici che vivono nelle regioni centrali e settentrionali (il 22,4% al Sud e isole contro il 12,1% al Centro e il 14% al Nord). Oltre la metà dei giovani fumatori tra i 15 e 24 anni fuma già più di 10 sigarette al giorno e oltre il 10% più di 20.

Rafforzare la legge contro il fumo in Italia ed estendere i suoi divieti: lo ha proposto Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri, in occasione della World No Tobacco Day (WNTD) commentando i dati dell’Istituto Superiore di Sanita’, spiegando la necessita’ di estendere l’attuale divieto di fumo nei luoghi chiusi pubblici e nei luoghi di lavoro pubblici e privati.

Cosi come vanno vietate le pubblicità alle sigarette elettroniche e agli heated tobacco products” cioe’ il tabacco riscaldato. A rafforzare la richiesta di Garattini c’e’ Roberta Pacifici Direttore del Centro Nazionale Dipendenze e Doping. “Molti fumatori – ha detto Pacifici – usano la e-cig per smettere ma spesso diventano consumatori di entrambi i prodotti o addirittura iniziano proprio a fumare cosi’. Chi utilizza i nuovi prodotti (E-cig e tabacco riscaldato) lo fa dove c’e’ il divieto di fumo minando il valore di una Legge che da oltre 15 anni ha contribuito ad educare al rispetto della salute“.

Il Fumo fa male: danni alla salute

Il fumo fa male a uomini e donne. In Italia la mortalità e l’incidenza di carcinoma polmonare, una delle principali patologie fumo-correlate, sono in calo tra gli uomini, ma in aumento tra le donne, per le quali questa patologia ha superato il tumore allo stomaco, divenendo la terza causa di morte per neoplasia, dopo il tumore al seno e al colon-retto.

Il  fumo è un fattore di rischio anche per lo sviluppo dell’osteoporosi.  La nicotina restringe i vasi sanguigni attraverso i quali avviene il trasporto di sostanze nutritive alle ossa, mentre altre sostanze presenti nel tabacco accelerano la distruzione del tessuto osseo.

Le fumatrici soffrono di disturbi del ciclo mestruale e rischiano una menopausa anticipata e, se assumono contraccettivi orali si espongono ad un aumentato rischio di trombosi, infarto miocardico e ictus.

Il fumo riduce la fertilità maschile e femminile, e durante la gestazione sottrae ossigeno al nascituro, riducendo l’assunzione di sostanze nutrienti, con maggiore rischio di aborti, di nati prematuri o con basso peso alla nascita. Smettere di fumare migliora lo stato di salute generale, la forma fisica e l’aspetto esteriore, permettendo alle persone di vivere al meglio ogni fase della vita.

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Patrizia Zinno

Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.