Stamattina ci sono state proteste da parte di un centinaio di cittadini all’esterno del cimitero di Fuorigrotta, i cui cancelli sono rimasti chiusi nonostante tutti gli impianti di Napoli fossero stati riaperti con l’avvio della fase 2, quella di convivenza con il Coronavirus.
Come riporta “Il Mattino”, la tensione tra i cittadini che speravano nell’apertura dei cancelli della struttura di via Terracina ha spinto qualcuno dei manifestanti ad allertare le forze dell’ordine, soprattutto per avere chiarimenti sull’impossibilità di entrare a far visita ai propri defunti.
Sul posto sono intervenute le volanti della Polizia di Stato, a cui i dipendenti cimiteriali hanno comunicato che si era anche verificato l’accesso non autorizzato di alcune persone all’interno di una congrega che era sprovvista del lucchetto ma, in ogni caso, la necessità di mantenere la struttura chiusa riguarda l’adeguamento alle misure di sicurezza e prevenzione.
Le spiegazioni e la comunicazione dell’apertura del cimitero di Fuorigrotta, per martedì 12 maggio dalle 8 alle 14, sono state fornite dagli agenti della polizia municipale dell’Unità Operativa di Fuorigrotta, intervenute sul posto con il comandante Ciro Guadagnino.
Le verifiche dei poliziotti municipali hanno appurato che la mancata apertura è stata causata dall’assenza delle condizioni necessarie e obbligatorie per la ripresa del funzionamento della struttura che, al momento, aveva messo in cassa integrazione la maggior parte dei dipendenti.
Articolo pubblicato il: 4 Maggio 2020 17:42