I Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, al termine di indagini coordinate dalla Procura, ha notificato 2 misure cautelari (divieto di dimora e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) nei confronti di un 61enne e una 59enne.
Come riporta “Il Mattino”, i destinatari dei provvedimenti sonno legati da vincoli di parentela con una persona ritenuta affiliata alla criminalità organizzata, i quali hanno rivolto queste parole nei confronti di una famiglia alla quale il Comune di Napoli aveva assegnato un alloggio popolare in via Leopardi (quartiere Fuorigrotta): “Questo appartamento è di proprietà della Camorra, se lo vuoi mi devi dare 50mila euro”.
Tale abitazione, una volta, era nella disponibilità di un pluricondannato per associazione mafiosa e per diversi omicidi. La casa venne poi confiscata alla compagna del malavitoso e, successivamente, inserita nella lista dei beni da assegnare a chi ne aveva bisogno, come la coppia in questione, che ha un figlio disabile.
Dopo avere subìto le minacce (documentate in un video), anche nei confronti dei bambini (“Non avrete pace, né lei, né i suoi bambini”) e con una mazza da baseball, la coppia ha deciso di rinunciare a quell’alloggio. Agli atti intimidatori ha preso parte anche una terza persona, un 50enne, per la quale però il giudice non ha ritenuto opportuno emettere un provvedimento cautelare.
Articolo pubblicato il: 22 Luglio 2022 9:41