Furbetti del cartellino: 12 giardinieri stipendiati dal Comune indagati a Napoli
Un blitz delle forze dell’ordine ha permesso di acquisire elenchi e turni di lavoro. Truffa, sostituzione di persona e non solo, le accuse ai furbetti del cartellino.
Continua la guerra contro i furbetti del cartellino a Napoli. Questa volta, dopo i casi avvenuti al Loreto Mare e nei pressi di Piazza Cavour, e’ il turno dei giardinieri che avrebbero il compito di occuparsi della zona di Gianturco. E’ proprio il caso di usare il condizionale, nonostante fossero tutti regolarmente stipendiati dal Comune di Napoli. Ma, come riporta un articolo de Il Mattino, semplicemente per far nulla.
Inutile, infatti, come si legge, “aspettare che qualcuno andasse a tagliare piante e a prendersi cura di alberi e di verde urbano. Per mesi niente da fare, tanto che aiuole e giardinetti di una delle zone più popolose dell’area metropolitana sono diventate ricovero per persone senza fissa dimora o habitat ideale per topi, insetti e animali randagi”.
E tutto cio’ ha portato al blitz di giovedi’ scorso della polizia giudiziaria proprio a Gianturco, negli uffici di via Murialdo, quarta circoscrizione partenopea. A essere messi sotto sequestro dagli uomini della sezione di pg della polizia municipale, per conto della Procura di Napoli, elenchi e turni di lavoro. Il tutto, al fine di rintracciare i reali lavoratori e i furbetti del cartellino. “Truffa, sostituzione di persona e violazione della cosiddetta legge Brunetta – si legge sul quotidiano – sono le accuse mosse dal pool mani pulite guidato dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. Nel corso di un’indagine partita anche grazie a una serie di esposti del presidente della quarta municipalità Giampiero Perrella”.