venerdì, Novembre 22, 2024

Furto all’Università Suor Orsola Benincasa, rubati 111 Ipad

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

I tre giovani ladri sono finiti in manette anche grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza dell’istituto universitario Suo Orsola Benincasa.

Suor Orsola Benincasa | Hanno rubato dispositivi elettronici per oltre 100mila euro e sono fuggiti in taxi, ma sono stati arrestati. Accade a Napoli dove agenti del commissariato Montecalvario hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti di Giuseppe Tufo, 22 anni, Gennaro Giugliano, 20 anni, e Mariano Chiurazzi, 19 anni, che devono rispondere il primo di furto aggravato e gli altri due di ricettazione.

Le indagini, anche grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza dell’istituto universitario Suor Orsola Benincasa e di esercizi commerciali dell’area, hanno permesso di ricostruire che il 16 gennaio scorso tre ladri, di cui uno era Tufo e altri due sono ancora da identificare, dopo aver divelto il portone, si erano introdotti all’interno dell’aula multimediale dell’ateneo privato attraverso un porta finestra di cui avevano rotto la serratura, per poi asportare 111 tablet e pad, custoditi in armadi blindati, per un valore complessivo di 120.000 euro circa. I tre responsabili del furto si erano allontanati con la refurtiva salendo a bordo di un taxi.

La fuga in taxi

Accertamenti tramite le varie compagnie di auto pubbliche partenopee hanno permesso di individuare il taxista che aveva effettuato la corsa e il percorso di questa. L’uomo ha ricevuto una chiamata per prelevare tre persone con strumentazione musicale al seguito, che necessitavano di una vettura di grandi dimensioni; aveva trovato ad attenderlo tre giovani vestiti di scuro con scaldacollo e cappelli, con grande fretta di andare via. Avevano con loro grandi scatoloni chiusi e vari pacchi di grandi dimensioni, che riponevano nel portabagagli. Seguendo la pista del tragitto, la refurtiva e’ stata trovata nelle case di Giugliano e di Chiurazzi, abituali frequentatori di Tufo.

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