di Luigi Maria Mormone – Nella giornata di ieri l’Isola di Ischia ha accolto il G7, che oggi vedrà protagonisti i ministri dell’Interno delle principali potenze mondiali, l’italiano Marco Minniti, Gerard Collomb (Francia), Thomas de Maizière (Germania), Sanae Takaichi (Giappone), Ahmed Hussen (Canada), Ryan Zinke (Stati Uniti) e Amber Rudd (Regno Unito), oltre al Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos, il Commissario europeo per la Sicurezza dell’Unione Julian King e il Segretario generale dell’Interpol Jurgen Stock. Il punto centrale di discussione è rappresentato dal terrorismo, su cui si dovrebbe trovare un accordo tale da cercare di limitarlo sul nascere. L’obiettivo è infatti quello di bloccare i processi di radicalizzazione sul internet, impedendo così che qualsiasi propaganda inneggiante al terrorismo o istruzioni per compiere attentati possano circolare liberamente in rete. Perciò saranno presenti anche i rappresentanti delle grandi aziende del web, come il vicepresidente degli affari europei di Microsoft John Frank, il capo delle politiche di controterrorismo di Facebook Brian Fishman, il capo delle politiche pubbliche e di governo di Twitter Nick Pickles e il vicepresidente delle politiche pubbliche di Google, Nicholas Lundblad.
Articolo pubblicato il: 20 Ottobre 2017 10:27