Si e’ fermata Napoli ieri. Lo ha fatto non per la pioggia, che, anzi, chissa’, magari e’ stata solo una ulteriore testimonianza di commozione da parte del cielo della citta’. Si e’ fermata per tributare, alle undici in punto, il giusto omaggio a un suo figlio e rappresentante che non c’e’ piu’. L’estremo saluto che almeno 400 napoletani gli hanno voluto porgere nei locali della Società di Storia Patria al Maschio Angioino dove si sono svolti i funerali laici del professore Giuseppe Galasso.
Tra i tanti libri che lui ha sempre amato e difeso, in prima fila i tre figli, Giulia, Luigi e Francesco. Con loro i nipoti e il resto della famiglia. Alle loro spalle i rappresentanti della politica regionale e cittadina. Dal governatore Vincenzo De Luca, con l’assessore alle Attivita’ produttive, Amedeo Lepore. Al sindaco Luigi de Magistris, con gli assessori alla Cultura, Nino Daniele, e alla Scuola, Annamaria Palmieri.
“Ci siamo parlati e abbiamo ealizzato che questa sarebbe stata la sede più idonea”. Le parole di Giulia Galasso, riportate da Il Mattino, che continua “E’ il posto dove ha trascorso tanta parte della sua vita: qui per vent’anni è stato presidente, ma anche prima e dopo quell’incarico ha fatto tante battaglie per questa prestigiosissima istituzione. Solo tre mesi fa in queste sale abbiamo festeggiato i suoi ottantotto anni ed era qui che dovevamo salutarlo tutti insieme. E poi, con tutti questi libri, è il luogo che più somiglia alla sua casa”.
Folta la presenza di istituzioni politiche e personalita’ del mondo accademico ed economico. Come l’ex governatore Antonio Bassolino, l’economista Massimo Marrelli, ex rettore della Federico II, il presidente del Premio Napoli Domenico Ciruzzi, il maestro della fotografia Mimmo Jodice, la neo presidente del Madre Laura Valente e tanti tra studiosi, ex allievi diventati docenti universitari ed esponenti del mondo culturale napoletano: il filosofo Biagio De Giovanni, il matematico Guido Trombetti, lo storico dell’architettura Cesare De Seta, il dantista Enrico Malato, gli storici Luigi Mascilli Migliorini, Aurelio Musi e Anna Maria Rao, che furono suoi allievi, e ancora Paolo Macry, Piero Craveri, Emma Giammattei, Pietro Soldi, che fu nel nucleo fondativo di Nord e Sud, la sociologa Gabriella Gribaudi, il geografo Ernesto Mazzetti, Marco Rossi Doria, Eugenio Mazzarella, Sergio Marotta, Francesco Durante, Massimo Galluppi.
Articolo pubblicato il: 15 Febbraio 2018 10:36