Gatta Cenerentola è stato tra i film italiani più attesi alla Mostra del Cinema di Venezia, un nuovo adattamento della celebre fiaba di Giambattista Basile.
di Patrizia Zinno – Napoli è la protagonista della favola, non è solo violenza e camorra ma tanta solarità che viene presentata in due aspetti. Due anime contrastanti, una piena di calore e profumi magici e l’altra buia, fatta di personaggi che non amano la propria terra e vivono di espedienti ed illegalità. Una città unica al mondo, fonte d’ispirazione che ha portato Giambattista Basile a parlarne in lo Cunto de li Cunti nel 1634 con il racconto La Gatta Cenerentola e ancora Roberto De Simone nel 1976 che ha trasformato l’opera di Basile in uno spettacolo di musica, ballo e canzoni napoletane. In Gatta Cenerentola sono ben presenti, due personaggi: quello di Salvatore Lo Giusto, soprannominato O’ Re (doppiato dal bravissimo Massimiliano Gallo) un ambizioso trafficante di droga,ed il suo amico don Vittorio Basile. Questi è un ingegnoso armatore che crede nella sua Napoli, nella rinascita del porto ed in una città migliore. Attraverso la realizzazione di una Nave super-tecnologica, Megaride, prepara un emozionante progetto, quello di trasformare la sua terra dove è nato, in una virtuosa città della scienza. Sulla nave da crociera ha deciso di organizzare una festa per sposare la sua compagna Angelica, (doppiata dalla bravissima Pia Calzone). Don Vittorio Basile non sa che la sua giovane sposa in realtà è innamorata da anni del O’ Rè, che è d’accordo con la matrigna, sfrutta l’eredità dell’ignara Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio. Dalla sua relazione clandestina è nata Mia, innocente, silenziosa e lunare, All’omicidio dell’armatore le cose cambiano e la bambina che credeva che quell’uomo fosse suo padre, dal forte dolore perde la parola. Rimasta orfana e crescendo in un’atmosfera ostile, con il sopranome di Gatta Cenerentola, incomincia a vivere la sua adolescenza nella totale servitù e maltrattamenti da parte delle sorellastre e della matrigna, fino a quando non verrà fuori la sua indole ribelle. Cova in silenzio la vendetta: uccidere Salvatore ‘o Rè e liberare per sempre se stessa e la sua città. Mia poi grazie alla fedele guardia del corpo e amico del padre, Primo Gemito, (doppiato da Alessandro Gassmann), viene salvata dalla nave che va in fiamme. La storia ci porta magicamente alla favola Cenerentola rivisitata come spunto per la realizzazione del film d’animazione creata dai giovani registi Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Dario Sansone e Marino Guarnieri, come rilettura postmoderna e noir della fiaba di Basile. Uno staff di 4 amici, compatto e di professionali competenze, alla conferenza stampa che si è tenuta la Cinema Duel di Caserta, ha fatto conoscere la vera personalità dei quattro artisti. Lo sviluppo graduale dell’opera avvenuta in più di due anni di intenso lavoro, per creare qualcosa di nuovo mai presentato dal Cinema Italiano. Alessandro Rak: – La favola nei mesi di lavorazione acquisisce carattere unico, attraverso uno stile del disegno e della forza di canzoni napoletane, realizzata in un teatro misterioso, una nave infestata dai fantasmi-ologrammi di una tecnologia e di una storia dimenticata. Siamo contenti e soddisfatti che il nostro lavoro sia piaciuto agli adulti e adolescenti. E’ stato un trionfo alla 74 esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, che abbiamo presentato in concorso nella sezione Orizzonti.- Per la colonna sonora hanno collaborato Enzo Gragnaniello, i Foja, Francesco Di Bella, Daniele Sepe, I Virtuosi di San Martino, Guappecartò, Marlboro Recording Society, Ilaria Graziano e Francesco Forni. Le Musiche originali sono di Antonio Fresa e Luigi Scialdone. La serata al Duel Village è stata moderata da Tiziana Ciccarelli, presidente dell’associazione Caserta Film Lab, e Christian Coduto, ideatore e direttore artistico della rassegna cinematografica Independent Duel.