È un bollettino di guerra il bilancio degli scontri esplosi a Gaza in concomitanza con l’inaugurazione della nuova ambasciata Usa a Gerusalemme: oltre a 2700 feriti, si contano purtroppo 61 palestinesi uccisi durante la rivolta contro l’esercito israeliano. Tra i morti, anche una neonata di otto mesi, intossicata da gas lacrimogeni. Il ministro israeliano della Sicurezza Pubblica, Gilad Erdan, intervistato dal sito Ynet all’indomani degli scontri, ha detto queste dure parole: “È tempo che i vertici di Hamas paghino un prezzo personale per aver organizzato questi attacchi terroristici.
L’ambasciatore israeliano in Turchia, Eitan Naeh, è stato convocato al ministero degli Affari esteri turco ad Ankara e gli è stato chiesto di lasciare il Paese “a causa dei morti” a Gaza. La stessa Turchia ha preparato un “ponte aereo” per poter ricevere i manifestanti palestinesi rimasti feriti ieri dai soldati israeliani alla barriera di confine tra la Striscia di Gaza e lo Stato ebraico. Lo ha annunciato il ministro della Sanità turca Ahmet Demircan, spiegando che la Turchia è pronta a trasportare nel Paese i palestinesi feriti e che sta aspettando che siano conclusi i negoziati in tal senso.
Il portavoce presidenziale della Russia, Dmitri Peskov, ha sottolineato che fin dall’inizio Mosca ha espresso preoccupazione per questa decisione degli Stati Uniti, che potrebbe sollevare tensioni in Medio Oriente. “Sfortunatamente, questo è quello che è successo: la morte di decine di palestinesi non può che causare profonda preoccupazione. Abbiamo tenuto d’occhio la situazione e crediamo ancora che tutte le parti, in particolare i membri del Quartetto (Russia, Stati Uniti, ONU e UE) dovrebbero astenersi da azioni che potrebbero aumentare le tensioni”, ha sottolineato Peskov.
L’accaduto non può che essere condannato anche da Medici senza frontiere: “Nella sola giornata di ieri -dichiara Marie-Elisabeth Ingres, rappresentante di MSF in Palestina- le nostre équipe chirurgiche hanno effettuato oltre 30 interventi, il lavoro è continuato tutta la notte e le attività proseguono in vista delle manifestazioni di oggi. Quello che è successo ieri è inaccettabile e inumano. È insopportabile vedere un così grande numero di persone disarmate che vengono colpite dagli spari in così poco tempo”.
Articolo pubblicato il: 15 Maggio 2018 17:45