Serata-evento quella che si preannuncia per sabato 5 ottobre a Mergellina, in Vico S. Maria della Neve n. 65, dove si esibirà il celebre sassofonista George Garzone, docente della Berklee di Boston e della New School di New York, un eccellente musicista di livello internazionale che, dalle 20.30 animerà la suddetta serata con un grande concerto di musica Jazz.
Se date una rapida occhiata alle piattaforme di YouTube, Instagram, Fb, o quant’altro, potete constatare quanto Joe Lovano lo ammiri mentre improvvisa su nastro riversato (male) degli inizi del 2000, o come lo segue il grande Peter Erskine in un club qualsiasi di Los Angeles mentre George espone il celebre tema di Like someone in love, o come lo omaggia un canale di appassionati (“appena” 30.000 iscritti!) in un video in cui George Garzone goes beast, improvvisa come un matto (sano di mente) seguendo il suo storico metodo “cromatico-triadico”, che gli consente di mantenere il massimo della velocità con il massimo del lirismo: una leggenda vivente.
La sua presenza qui a Napoli la dobbiamo soprattutto all’impegno e alla costanza di una grande appassionata nonché organizzatrice di eventi, nonché ancora dovente universitaria alla Sorbonne di Parigi e non solo: da ultimo Rio de Janeiro e Salvador de Bahia, dove è riuscita a portare anche il nostro De Magistris assieme a Nino Di Matteo e Maurizio De Giovanni, e l’impeccabile e infaticabile Mimmo Annunziata a divulgare dovunque per 15 giorni le conferenze in giro per il Brasile e gli USA a giugno dello scorso anno, sto parlando naturalmente di
Alessia J. Magliacane. La serata prevede la presenza anche del grande saxofonista napoletano Claudio Cardito, con il suo meraviglioso trio di avanguardia Jazz Cardithology (Mario Mazzaro al basso, Enrico Del Gaudio alla batteria, molta eleganza e molta potenza, in pari misura).
Non è la prima volta che questi artisti si incontrano in pubblico: La prima è stata per inaugurare il Jazz Club JuJu che Alessia aveva appena aperto a marzo 2023 con l’amica Ida Stella Riccio, nella straordinaria location dell’ex M&A di Ennio Forte (un pezzo forte della storia del Jazz a Napoli, da cui sono partiti negli ultimi anni ’90 Boltro e Bollani, giusto per citarne due).
La seconda è stata a metà dicembre dello stesso anno, nella cornice del centro di eventi Punto J a Mergellina, per una sessione conclusiva della tre giorni di seminari sull’eros ideata da Emanuela Falanga assieme a Pierfrancesco Grillo e Francesco Rubino: una sessione Jazz di improvvisazione e di piena avanguardia stilistica e tematica, in trio sempre con Mazzaro e Del Gaudio, che aveva per tema una splendida provocazione intellettuale, di quelle che piacciono tanto a Rubino (per capirci!), e cioè Orgasmology, a cui ha preso parte in veste di counselor e maestra di cerimonie una luminosissima Marta Krevsun. Alessia J. Magliacane ha poi invitato Cardito a tenere lo storico Concerto dell’aurora (per quest’anno svoltosi però al tramonto) che chiude da 25 anni il Festival dell’Aurora di Crotone, del quale è direttrice artistica dall’edizione XXII del 2022.
Era il 18 luglio, e Claudio, stavolta solo con il suo sax, nella cornice incantata del Castello Aragonese di Isola Capo Rizzuto, ha stravolto e reinventato Summertime, intervistato da tutte le tivvù locali e non, che, non sapendo cos’altro chiedergli pur di non farlo scappare via di nuovo a Napoli, insistevano per sapere addirittura quale fosse la sua tecnica compositiva e di improvvisazione.
E sempre per il Festival dell’Aurora, edizione 2024 questa volta, Alessia e Claudio assieme hanno puntato a un deciso fly me to the Moon invitando il vero maestro dei maestri della musica Jazz, incluse le avanguardie: Garzone è di origine calabrese, e infatti Alessia lo aveva invitato assieme a Claudio Cardito proprio al Festival di Crotone, edizione XXIII, dove il Comune gli avrebbe dato una targa e gli avrebbe intitolato una piazzetta in una splendida cornice di palazzi antichi (o, almeno, questo speravano Alessia e Giovanni Lentini, direttore della Fondazione Odyssea e anima storica della cultura in Calabria, più volte assessore e personaggio di livello internazionale per il suo impegno ecologico che quest’anno ha ottenuto il riconoscimento finanche della COP Alternativa Mondiale per la Salvezza del Pianeta, a settembre, a Stettino in Polonia, con 36 Paesi partecipanti, animata da Pasquale e Irina Policastro).
La musica non ha confini, e non è mai stato un confine, ricorda Cardito in apertura del suo bel libro sull’improvvisazione Jazz, dedicato ai suoi maestri, John Coltrane, Dave Liebman… e il “nostro” George Garzone! La cultura non ha confini – sostiene Alessia J – ma è anzi il superamento stesso dei confini, di tutti i confini, dentro noi stessi e fuori nel mondo. Poi cita il suo amato Cecil Taylor e ricorda che Bisogna suonare quello che non c’è, e non quello che c’è…
Ed ecco allora l’idea politica e culturale di una Napoli che si candida ad accogliere le tante controculture e avanguardie del mondo, e che la smetta una buona volta di riempire sempre di più (e quasi soltanto ormai) le cartoline dei turisti che ascoltano Pietra Montecorvino o Lina Sastri in sottofondo mentre a San Biagio dei Librai curiosano tra i vari Maradona e i vari Troisi dei presepi! Niente di male, ovviamente, ma, come lo stesso Troisi (assieme a Lello Arena e James Senese, tra gli altri) teneva a ricordare in No, grazie, il caffè mi rende nervoso, non se ne può più né della “nuova Napoli” né della “vecchia Napoli” ne tantomeno dei soliti luoghi comuni legati alla città partenopea.
Napoli, la contraddizione per antonomasia, è molto più di questo, anche se spesso i napoletani, accecati e distratti (giusto per usare un termine elegante) dai profitti degli ormai innumerevoli B&B, delle zeppole fritte e delle pizzette tanto ricercate dai turisti che sembrano contenti anche di stare in fila per ore intere, tendono spesso a dimenticarsene.
Napoli è una città senza confini, e non un recinto invisibile di statue di cera e di murales, percorso da centinaia di migliaia di figuranti che inavvertitamente la strumentalizzano, ma senza lucrarci, a questo ci pensano i professionisti della città! Napul’è mille colori, è stato cantato migliaia di volte, anche quando l’omaggio (fosse anche Chris Martin, di Exeter, britannico che più britannico non si può) diventava, non solo un controsenso (per cantarla, Chris, devi vivere in un vascio di un vicolo, per sapere veramente cosa stai cantando, e non in una villa da 12.5 Mln di dollari a Point Dome, Malibu!), ma anche un’inaccettabile stonatura, un’intollerabile stroppiatura cromatica e così via …. Napoli Città Cromatica dunque, proprio in omaggio alla tecnica di improvvisazione di George Garzone, “triadica e cromatica”, città dei colori, di tutti i colori! Idea proposta da Alessia e Cardito, e da JuJu Entertainement, assieme al Festival dell’Aurora e alla Fondazione Odyssea di Crotone, e subito accolta con il solito entusiasmo dall’ultimo sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, insieme al grande, versatile e simpatico Peppe Lanzetta, che accoglieranno Garzone nel nuovo locale di Alessia J. Magliacane & C., sempre a Mergellina, congruente all’ex M&A di Ennio Forte e al Punto J – Einaudi di Alessia J. Magliacane & altri C precedenti, che ha il nome di seethechild, che è anche il nome della produzione discografica di Alessia che ha sede a Parigi, e che produrrà appunto il disco tratto dalla registrazione live dello spettacolo di Claudio Cardito e George Garzone, accompagnati dalla sezione ritmica più cool di sempre: Marco Mazzaro al basso, Enrico del Gaudio alla batteria, due intellettuali del pace.
Insomma una serata da non perdere all’insegna non solo della musica ma anche della storia della Musica Jazz. (Per prenotarsi chiamare il seguente numero 338.48.77.711).
Articolo pubblicato il: 4 Ottobre 2024 16:14