Al Trianon-Viviani Gianfranco Gallo, attore, autore e regista con lo spettacolo “Mio buono e caro Salvatore Di Giacomo”, un lavoro che si immerge nella vita di Salvatore Di Giacomo, poeta di Napoli per eccellenza.
Napoli, la sua luce, la sua poesia, il suo eterno intreccio di sentimenti e contraddizioni. È in questo affascinante scenario che Gianfranco Gallo, attore, autore e regista, si immerge nella vita di Salvatore Di Giacomo, poeta di Napoli per eccellenza, in uno spettacolo che non è solo un omaggio alla sua arte, ma un viaggio nelle pieghe più intime della sua esistenza, a partire dal suo tumultuoso amore con Elisa Avigliano.
Venerdì 17 gennaio, alle ore 21.00, e domenica 18, alle ore 18.00, il palcoscenico del Trianon-Viviani ospiterà “Mio buono e caro Salvatore Di Giacomo”, un lavoro che Gallo definisce come una “piccola commedia musicale”, ma che in realtà è un racconto appassionato di una storia d’amore che ha segnato non solo la vita di Di Giacomo, ma anche la sua poetica.
«L’incontro tra Di Giacomo e la giovane Elisa Avigliano, studentessa di buona famiglia e frequentatrice della biblioteca Lucchesi Palli, dove il poeta ricopriva il ruolo di direttore – ha spiegato Gallo- è il fulcro di questo spettacolo. Una storia che si snoda attraverso le lettere scritte tra i due, ritrovate per caso su una bancarella a Porta Portese, dove si narrano le emozioni di un amore costellato di gelosie, abbandoni e ritorni.
Un legame che, pur fra litigi e incomprensioni, culminerà nel matrimonio del 1916 quando lei aveva 37 anni e lui 56». Gallo, con la sua capacità di scavare nell’anima dei personaggi, restituisce a Di Giacomo una dimensione piena di contraddizioni e di incertezze. E ciò tratteggiando le linee di un essere dalle mille sfumature: un poeta verista capace di dipingere la tragedia popolare con l’intensità di chi vive la miseria dell’esistenza, ma anche un uomo fragile, timoroso del regime fascista e pronto a ritirare dalla sua raccolta di poesie edita da Ricciardi la dedica a Benedetto Croce.
«Il lavoro – ha spiegato ancora Gallo- non si limita a essere una semplice biografia del poeta, ma una riflessione sulla sua vita, sul suo amore per Elisa, e sul contrasto tra la modernità di lei e le paure e le gelosie di lui. Le musiche, accompagnano lo spettatore grazie a canzoni immortali come “Spingole Frangese” la stessa che cantava mio padre, “Era de maggio”, “Serenata Napulitana”.
“Marechiaro” e “Palomma ‘e notte. In scena con me, ci saranno l’attrice Lisa Imperatore, che vestirà i panni di Elisa, una donna che, pur con tutte le sue forze, resta devota e amorevole verso Salvatore, anche nei momenti più difficili della sua vita e Gianluca Di Gennaro che interpreterà alcuni dei personaggi maschili che hanno ruotato attorno alla figura del poeta.
Al fianco di questi: Alessia Cacace, Anna Rita Di Pace e Alessia Moio, insieme a Luigi Esposito al piano che firma la direzione musicale e gli arrangiamenti, Dario Franco al basso e Marco Castaldo alla batteria». La Napoli di Salvatore Di Giacomo, quella che ascolta i lamenti dei vicoli e sussurra versi sotto il cielo stellato, è ancora viva, ancora vibrante, attraverso le parole di Gallo e la musica che lo accompagna.
L’appuntamento al Trianon-Viviani è un’occasione per immergersi nell’universo di uno dei più grandi poeti italiani e scoprire un lato nascosto della sua vita e del suo amore. Non solo una lezione di storia, ma un’esperienza emotiva, un incontro con il cuore di Napoli e con la sua eterna poesia.