martedì, Novembre 19, 2024

Ginnastica artistica, Napoli vera eccellenza: serve impianto fisso per poter competere con tutti

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Ginnastica artistica, Napoli vera eccellenza: serve un impianto fisso per poter competere alla pari col resto d’Italia. Sessa, Chavez, Rizzo, Di Prisco, Pellegrino e Riccio le nuove reginette campane.

Al PalaVesuvio di Napoli si è disputato il Campionato Nazionale individuale Gold Allieve A1 e A2 di Ginnastica Artistica femminile con l’eccellente l’organizzazione della società Ginnastica Campania 2000 di Napoli presieduta da Aldo Castaldo collaborato, come sempre, da Massimiliano Villapiano, Marco e Giovanni Castaldo, Stefano Laudadio, Francesco Scialla, Valentina Gaverio e Federica Todisco. Nelle qualificazioni sono scese in pedana 95 Allieve di 1^ fascia e 102 di 2^ fascia, per contendersi l’accesso alle finali riservate alle prime 40 classificate di ciascuna categoria a conclusione dei cinque esercizi: corpo libero, trave, parallele, cinghietti, volteggio.

Nelle A1, ottimi risultati per la Campania che ha portato tutte e quattro le ginnaste in finale. Giorgia Sessa del C.A.G. Penisola Sorrentina di Rossana De Martino, dopo il 12° posto delle qualifiche, si è superata scalando bel sei posizioni giungendo a ridosso del podio. Un 6° posto che ha fatto scoppiare in lacrime la sua allenatrice, conscia di aver raggiunto un risultato cercato e voluto, ma inaspettato, frutto di tanto lavoro e di tanti sacrifici. Bene anche la sua compagna di squadra Anna Rizzo che, 23^ nelle qualifiche, ha chiuso la finale al 30° posto, seguita da Desiree Di Prisco, della Quasar Imbaldi Casoria di Francesca Imbaldi che ha confermato il 34° posto delle qualifiche e Annabel Pellegrino, della Ginnastica Salerno di Juliana Sulce, 39^ dopo il 35° posto in qualifica.

Nelle A2, unica finalista Jhodelle Chavez, del Cag Napoli di Monica Degli Uberti, che dopo un ottimo 10° posto nelle qualifiche, purtroppo, non si è ripetuta nella finale chiudendo in 27^ posizione. Finale alla quale non ha preso parte, invece, Greta Riccio, della Quasar Imbaldi, giunta 59^ nelle qualifiche per una caduta alle parallele. Non bisogna, comunque, dimenticare che ha lasciato alle sue spalle oltre 40 ginnaste di società blasonate, quasi tutte del Settentrione.

In sintesi, della Campania possiamo dire, poche ma buone, cinque su sei in finale, nonostante si allenino in impianti sportivi fatiscenti e per nulla paragonabili alle accademie internazionali e nazionali e ai poli tecnici federali esistenti da Roma in su. Alcune attrezzature, e l’atmosfera di gara, le atlete campane le provano solo in gara, avvertendo quel disagio che traspare sui loro volti. É giunto il momento che anche Napoli destini un impianto ad uso esclusivo per la ginnastica, il PalaVesuvio magari.

Alle premiazioni hanno provveduto il Vicepresidente federale Rosario Pitton, in rappresentanza del numero uno di viale Tiziano cav. Gherardo Tecchi, il Presidente del C.R. Campania Aldo Castaldo, Massimiliano Villapiano e Marco Castaldo in rappresentanza della società organizzatrice, con coppe fino alla 15^ classificata di entrambe le categorie. Segretario di gara Vincenzo Tais, Medico Alberto Testa, mentre a dirigere la gara è stato Salvatore Galasso.

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