A 84 anni, dopo una breve malattia cardiaca, è morto il giornalista Gianni Minà. Nella sua carriera ha intervistato tutti i protagonisti di un’epoca irripetibile: da Maradona a Castro, da Alì a De Niro. Storico lo sketch con Massimo Troisi sulla sua agendina.
“Gianni Miná ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall`amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari”. Lo si apprende dai profili social del noto giornalista e conduttore televisivo. “Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità”, scrivono i familiari. Minà, torinese di nascita, romano di adozione, ma napoletano nell’anima, aveva 84 anni.
Quando nel 1992, durante la sua trasmissione “Alta classe” su Rai Uno, un Massimo Troisi in forma smagliante disse “Invidio quest`uomo per la sua agendina telefonica”, quella dell`attore napoletano fu una battuta geniale, ma era anche un dato di fatto. In una battuta tutti i contatti che in una vita di giornalismo Minà – morto a 84 anni per un arresto cardiaco, come hanno comunicato i familiari sui suoi profili social – aveva coltivato.
Nell’anno del probabile terzo scudetto del Napoli, torna alla mente anche la conduzione dello speciale andato in onda sulla Rai in occasione del primo tricolore vinto dalla formazione azzurra con Maradona in campo. Altro suo amico di sempre.