Anche a Napoli e in Campania, il prossimo weekend, luoghi di solito non accessibili al pubblico apriranno le loro porte e mostreranno i loro tesori nascosti in occasione della 31° edizione delle Giornate FAI di Primavera.
In 400 città di 20 regioni oltre 750 luoghi di solito non accessibili al pubblico – tra cui ambasciate, tribunali, osservatori astronomici, ville, giardini, carceri, fabbriche, aziende agricole – apriranno le loro porte e mostreranno i loro tesori nascosti in occasione della 31° edizione della Giornate FAI di Primavera, importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, in programma sabato 25 e domenica 26 marzo. Anche in questa 31ª edizione, – presentata al ministero della Cultura – la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia.
Dalla prima edizione del 1993 al 2022 sono state quasi 12 milioni le persone che hanno approfittato dell’iniziativa che ha aperto nel complesso 14.790 luoghi in 6.400 città grazie al lavoro di oltre 150mila volontari e 344.560 apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati che accompagnano il pubblico nelle visite.
Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, – sottolinea il Fondo – affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti.
Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.
“Si tratta di un appuntamento importante dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico della nostra Nazione. Le Giornate FAI sono un’iniziativa che unisce l’Italia, un percorso di conoscenza e presa di coscienza indispensabile. Per salvare il nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo – ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento che si è svolta al Ministero della cultura – Grazie all’opera di migliaia di volontari, luoghi spesso inaccessibili saranno aperti e visitabili, è un’opportunità preziosa per ritrovare il carattere originale della nostra identità nazionale e per dare modo di sprigionare un’incontenibile voglia d’Italia che viene dall’estero. Stiamo lavorando a decine di interventi di valorizzazione con il PNRR e altri stanziamenti sbloccando risorse ferme e inutilizzate”.
“In questi 31 anni di esistenza – ha affermato il Presidente del FAI, Marco Magnifico – le Giornate FAI hanno scritto una sorta di Enciclopedia spontanea che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato Patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano”.
Le aperture a Napoli
Tribunale Napoli Nord Castello Aragonese, Aversa, Caserta
Colombario del Fusaro, Bacoli, Napoli
Real Osservatorio Vesuviano, Ercolano, Napoli
Anfiteatro Cumano, Bacoli, Napoli
Il Rosaio, Anacapri, Napoli
Baia di Ieranto, Massa Lubrense, Napoli
Accademia di Belle Arti, Napoli
Istituto Colosimo, Napoli
Hotel San Francesco al Monte, Napoli
Villa di Livia, Pozzuoli, Napoli
Stadio Antonino Pio, Pozzuoli, Napoli
Palazzo Salerno, Napoli
Fescina, Quarto, Napoli
Villa Romana dei Bagni della Regina Giovanna, Sorrento, Napoli
Vigna di San Martino, Napoli
Villa Rosebery – Parco e Palazzina Borbonica, Napoli
Villa Albertini, Nola, Napoli
Chiesa di S. Francesco e S. Antonio, Pozzuoli, Napoli
Castello Giusso, Vico Equense, Napoli
Le aperture a Caserta
Duomo di S. Paolo, Aversa, Caserta
Palazzo del Seminario, Aversa, Caserta
Palazzo Gaudioso, Aversa, Caserta
Tribunale Napoli Nord Castello Aragonese, Aversa, Caserta
Palazzo Ducale, Mondragone, Caserta
Parco Sorgenti Ferrarelle di Riardo, Riardo, Caserta
Chiesa di S. Agostino, Aversa, Caserta
Real Vaccheria e Tempietto del SS. Sacramento, Caserta
Chiesa di San Michele Arcangelo Extra Moenia, Mondragone, Caserta
Chiesa San Mauro, Mondragone, Caserta
Area Archeologica dell’Appia Antica, Mondragone, Caserta
Palazzo Tarcagnota, Mondragone, Caserta
Basilica Minore SS. Maria Incaldana, Mondragone, Caserta
L’elenco completo di tutti luoghi in Campania, ma anche nel resto d’Italia è consultabile su www.giornatefai.it.
Gli iscritti alla Fondazione, e chi si iscriverà al FAI online o in piazza in occasione della manifestazione, potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città. In occasione della Giornate di Primavera si può sostenere il FAI con iscrizione a quota agevolata, con un contributo libero partecipando a un evento e, fino al 2 aprile, con un SMS al 45584.
Le Giornate FAI di Primavera 2023 hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della cultura e di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Anche quest’anno la Rai a partire dal 20 marzo dedicherà all’iniziativa un’ampia programmazione sulle reti televisive e radiofoniche oltre che sui social.