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Giorno della Memoria, l’ingresso degli Scavi di Ercolano illuminati di rosso

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Dal 19 al 27 gennaio 2021 si illumina di rosso la facciata dell’ingresso storico al Parco Archeologico di Ercolano di Corso Resina per commemorare il Giorno della Memoria che ricorda le vittime dell’Olocausto.

Una luce per non dimenticare: questo lo slogan che la città di Ercolano, attraverso i suoi celebri Scavi Archeologici ha voluto adottare per ricordare e celebrare una delle pagine più nere e orrende della spietata violenza che i nazisti usarono incondizionatamente contro gli ebrei, e non solo, eliminandone più di sei milioni.

Quando l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz, il 27 gennaio 1945, non avrebbe mai immaginato cosa si sarebbe trovata di fronte, e lo sgomento, misto a rabbia e dolore, fu immenso.

Quella giornata, infatti, sarebbe diventata una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto; così fu deciso dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, è dal 2000 il “Giorno della Memoria”, istituito dal Governo italiano con una Legge dello Stato, la 211 del 20 luglio di quell’anno.

È il giorno per ricordare la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro – come recita l’art. 1 – che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.​

“Di concerto con la direzione del Parco Archeologico, abbiamo voluto illuminare di rosso l’ingresso storico degli scavi per commemorare le vittime dell’Olocausto. Una luce che riaccendi l’attenzione e il ricordo, perché come afferma la senatrice Segre, l’indifferenza è più colpevole della violenza stessa – dichiara il sindaco Ciro Buonajuto. Dobbiamo saper far ‘Memoria’ del male che siamo stati in grado di generare per evitare che esso possa tornare a travolgerci.

Quindi il Giorno della Memoria sia un momento per ricordare lo sterminio del popolo ebraico e le abominevoli leggi razziali, ma sia anche un’occasione di riflessione sui valori della fratellanza, della solidarietà e della tolleranza fondamenta della nostra Carta Costituzionale”.

Continua il networking territoriale con il Comune di Ercolano – dichiara il Direttore del Parco Archeologico Francesco Sirano – e questa volta accogliamo la proposta di illuminare di rosso la facciata di ingresso di Corso Resina per una iniziativa altrettanto di spessore dopo aver appoggiato la candidatura di Procida a capitale italiana della cultura.

Con l’illuminazione della facciata dell’ingresso storico, il Parco partecipa alla celebrazione della memoria dell’Olocausto e vuole trasmettere l’orrore verso ogni razzismo e discriminazione violenta e barbara come quella che colpì gli Ebrei durante la seconda guerra mondiale.

Il senso della luce rossa che si riaccende sulla cultura in generale e sul Parco di Ercolano, bene patrimonio dell’Umanità, vuole richiamare il concetto romano di humanitas, quale condivisione e partecipazione al comune destino di tutti gli uomini indipendentemente dal credo, dall’origine geografica, dai costumi, dalle idee politiche e dalla posizione sociale.

Quella luce ricorda un passato tragico ma parla alle coscienze e alle intelligenze per un ritorno ad una nuova vita, segnale di grande speranza in un momento di rinascita e di ripresa così tanto importanti in questo periodo storico”.

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