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Giugliano, Asl chiede la chiusura del Pareo Park: “Piscine erano contaminate”

Cronaca di Napoli: dopo i rilievi, è stata chiesta la chiusura del Pareo Park (domenica circa 150 bambini erano stati portati in ospedale con strane bolle ai piedi).

C’era grande attesa per i risultati delle analisi delle acque del Pareo Park di Giugliano, dove domenica scorsa si era verificata la strana epidemia di bolle ai piedi di circa 150 bambini che avevano frequentato una delle piscine (con i genitori che li hanno anche portati in vari ospedali limitrofi).

I rilievi dell’Asl Napoli 2 e dell’Arpac hanno confermato la presenza di batteri e inquinanti chimici. In un caso si registrano valori di batteri decine di volte superiori alla norma. I livelli di tali sostanze risultavano dunque tali che “le acque delle piscine erano non balneabili”.

Come riporta “Il mattino”, il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria Napoli 2 Nord ha pertanto immediatamente trasmesso il proprio parere tecnico al sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, ed alle autorità competenti, chiedendo la chiusura della struttura in attesa dei risultati di nuovi prelievi che saranno immediatamente effettuati. Già nella serata di domenica, i tecnici del Servizio Igiene e Ambiente dell’Asl aveva effettuato sopralluoghi e verbalizzato le dichiarazioni dei gestori circa la corretta gestione dell’impianto.

La società che gestisce il Pareo Park è tenuta, per legge, ad osservare il sistema degli autocontrolli, rivolgendosi a laboratori privati per valutare la qualità delle acque di balneazione. Controlli che, come più volte dichiarato dal titolare del pareo Park, sarebbero stati effettuati ogni due ore e tutti con esito negativo sulla presenza di fattori sfavorenti la balneazione.

La vasca da cui sono sorte quelle strane lesioni ai piedi dei bambini e bagnanti era rimasta cautelativamente chiusa negli ultimi giorni. Va sottolineato che, nonostante la presenza di concentrazioni anomale di batteri nelle acque, il fenomeno delle bolle ai piedi non sarebbe ascrivibile a questa causa in quanto, spiegano gli igienisti, ogni infezione ha bisogno di un periodo di incubazione. Molto più verosimile invece, l’utilizzo di detergenti e disinfettanti in quantità eccessive, che hanno svolto una funzione irritante sulla cute.

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Luigi Maria Mormone

Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.