Restano ancora al centro dell’attenzione le elezioni del componente del CNF Napoli. E ciò con il Consiglio dell’Ordine di Napoli che ha votato per l’avv. Gabriele Gava, il quale ha raccolto tredici preferenze contro le undici ottenute dall’altra candidata l’avv. Elena De Rosa.
Manca ancora, però, il voto di un altro Ordine per consacrare l’avv. Gava come componente campano dell’organismo apicale istituzionale dell’Avvocatura che rappresenta l’intera classe forense. Una vicenda, tuttavia, che sulla scia dei noti fatti che stanno investendo il mondo dell’avvocatura partenopea ha visto nuovamente intervenire gli avvocati Sabrina Sifo, Ilaria Imparato ed Eugenio Pappa Monteforte.
Tant’è che decisi a continuare l’operazione verità lanciata sul tema, i tre legali non hanno fatto certo attendere la loro ennesima dichiarazione “Riteniamo quantomeno singolare- hanno detto gli avvocati Sifo, Imparato e Pappa Monteforte- che possa ricoprire un ruolo nell’organo di massima rappresentanza dell’Avvocatura, un Collega che, in qualità di Presidente della Fondazione dell’Avvocatura napoletana ed in risposta ad una istanza di accesso agli atti formulata da sei Consiglieri dell’Ordine, ha negato l’accesso perchè l’istanza era carente della indicazione dell’interesse ad ottenere la documentazione.
Tutto ciò, dando non solo prova di un debole senso istituzionale, ma anche omettendo di considerare che l’interesse dei soggetti richiedenti era insito nella funzione di consiglieri dell’Ordine”. “Riteniamo, altresì, quantomeno singolare- hanno continuato i tre avvocati partenopei- che a votare per l’avv. Gava siano stati anche due consiglieri, firmatari dell’istanza e che si sono visti opporre un rifiuto alla stessa. Seguendo la nostra linea di collaborazione nell’interesse generale degli Avvocati, abbiamo indicato ai componenti del Consiglio quale era, a nostro avviso, la strada che avrebbe consentito loro di riavvicinarsi ai Colleghi ormai distanti dalla Istituzione.
La strada era quella delle dimissioni – rassegnate a soli dieci giorni dalla fine del mandato – di tutti i Consiglieri e, quindi, dei tredici consiglieri che hanno espresso il consenso per l’avv. Gava, con conseguente scioglimento dell’Ente e nomina del Commissario”. “Questa votazione – hanno concluso i tre avvocati – rappresenta un’ulteriore conferma dell’ingresso prepotente e senza alcuna volontà di porvi argine, del metodo politico nelle Istituzioni, metodo che noi abbiamo sempre fortemente contestato e che continueremo a contestare”.
Articolo pubblicato il: 27 Dicembre 2022 20:51