Virgilio Gesmundo, 27enne titolare del Green Planet Grow Shop di Caserta, si è incatenato davanti al suo negozio di vendita di cannabis light e di prodotti per la coltivazione della canapa “aperto con tanti sacrifici”, per chiedere alle istituzioni “per quale motivo me lo hanno sequestrato, mentre droghe davvero dannose vengono vendute quotidianamente in tutte le piazze di spaccio note a magistratura e forze dell’ordine”.
Il mercato della cannabis light è stato recentemente colpito da una sentenza della Cassazione, che ha dichiarato fuorilegge la vendita della cannabis, ma solo se abbia effetto drogante. A Gesmundo, i Carabinieri hanno sequestrato nello scorso weekend il negozio (altri due quelli sequestrati a Caserta) sulla base di un decreto emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere dopo la suddetta sentenza.
Come riporta “Casertanews”, il ragazzo indossa un gilet giallo “perché non mi sento più italiano ma francese“. E spiega la rabbia di chi ha investito i suoi risparmi “in un’attività che doveva servire per contrastare le piazze di spaccio, dove invece oggi si festeggia per questi provvedimenti“.
E sottolinea come “questi provvedimenti hanno una chiara natura politica“, facendo riferimento alle recenti dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini, da sempre contrario alla presenza di questi negozi.
Foto: “Caserta Focus”
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