Dopo 150 giorni di riprese, arriva su Sky Atlantic l’atteso terzo capitolo di Gomorra, la serie ispirata al romanzo di Roberto Saviano.
Questa sera alle 21.15 comincerà su Sky Atlantic la terza stagione di Gomorra, la serie basata sull’omonimo romanzo di Roberto Saviano, che parla delle lotte tra diversi clan di narcotrafficanti di Napoli e in particolare di Secondigliano, quartiere a nord della città. La terza stagione di Gomorra La serie, vede i personaggi storici della serie tv affrontare nuove alleanze e nuovi nemici, sempre con l’obiettivo di espandere i propri confini del potere, ma anche di mantenere tutto ciò che hanno ottenuto finora.
Genny (Salvatore Esposito), ad esempio, dopo la morte del padre Pietro (Fortunato Cerlino), deve occuparsi della gestione di Napoli Nord prima che la notizia della scomparsa del boss si diffonda, generando il caos. Ma il giovane deve anche occuparsi degli affari a Roma, che sta portando avanti al posto di don Abitabile (Giancarlo Gallo), padre di Azzurra (Ivana Lotito), sua moglie, che ha dato alla luce suo figlio Pietro.
La seconda stagione era finita con un gran colpo di scena: la morte di un personaggio centrale che ha liberato quindi molto spazio per gli altri, nella terza. Per realizzare la terza serie la produzione ha impiegato 150 giorni di riprese. I primi tre episodi sono stati trasmessi in anteprima al cinema il 14 e 15 novembre riscuotendo un grande successo, che ha fatto registrare incassi record al box office con oltre 500mila euro. I primi due episodi saranno ricchi di colpi di scena. 12 gli episodi in totale di questo nuovo capitolo di Gomorra, diretti ancora una volta da Claudio Cupellini e Francesca Comencini, disponibili anche su Sky On Demand. La serie, realizzata da Sky Atlantic, Cattleya e Fandango in collaborazione con Beta Film, è stata venduta in oltre 190 Paesi.
La storia ricomincia dalla morte di Don Pietro Savastano (Fortunato Cerlino) e dalla smodata ricerca del colpevole, Ciro (Marco D’Amore), che sembra essersi volatilizzato dopo l’omicidio del boss. Malamò (Fabio De Caro) e Genny (Salvatore Esposito) si accusano a vicenda per quanto accaduto ma tentano di mettere da parte i dissapori per vendicare Don Pietro.
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Tolto di mezzo l’ingombrante genitore, Genny (interpretato da Salvatore Esposito), colui che ha armato la mano di Ciro di Marzio (Marco D’Amore), cerca di tenere vivo il nome dei Savastano, capendo ben presto che il vuoto di potere venutosi a creare potrebbe rivelarsi ben più pericolo e ingestibile di chi l’ha preceduto. Infatti, tra nuove alleanze, nuovi nemici, nuovi tradimenti e, quindi, nuovi equilibri, diviso costantemente tra l’impero ereditato a Napoli e quello creato con le sue stesse mani a Roma, Genny deve capire (se non addirittura imparare) come muoversi e di chi fidarsi mentre c’è chi lo considera inadatto. Suo suocero ad esempio, il camorrista Giuseppe Avitabile (Gianfranco Gallo), e Malammore (Fabio De Caro), il più fedele degli uomini di Don Pietro, diviso tra il giuramento fatto al clan e il desiderio di prendere in mano le redini della situazione.
L’attesa termina stasera con gli episodi prodotti per questa terza stagione di Gomorra, mentre l’ideatore Roberto Saviano ha già assicurato da tempo che ne seguirà una quarta. La serie, un successo anche internazionale venduto in 170 paesi, ha in un certo senso risvegliato il panorama televisivo italiano, negli ultimi anni e soprattutto nell’ultimo periodo sempre più impegnato nelle produzioni originali di qualità. Serie che spesso raccontano il male, di fatto una necessità per Saviano. “La terza stagione di Gomorra è uscita da Scampia, è uscita anche da Napoli, ha lasciato l’Italia di nuovo per approdare in Bulgaria, nella periferia occidentale di Sofia, a Lyulin”, scrive l’autore nel pressbook della serie. “Quello che volevamo mostrare è come le periferie del mondo si somiglino tutte, come le periferie del mondo abbiano un muscolo comune che pompa sangue e denaro, un cuore che batte all’unisono, e quel cuore è un cuore criminale, è un cuore immortale”.