Gomorra 4 | Non mancheranno i colpi di scena, le faide e i tradimenti. Genny Savastano, dopo la morte di Ciro Di Marzio, sopravvissuto a tutto dovrà cambiare vita per salvare la sua famiglia. Reinventatosi uomo d’affari, dovrà lasciare il regno a Patrizia (Cristiana Dell’Anna) e affidarsi a un clan (I Levante, famiglia legata a donna Imma dove il patriarca Gerlando domina incontrastato le campagne avvelenate a nord di Napoli). La quarta stagione di Gomorra torna con 12 puntate ogni venerdì alle ore 21.15 su Sky Atlantic (e Sky Cinema Uno) a partire dal 29 marzo.
Si riparte da Genny (Salvatore Esposito) e Marco D’Amore si sposta dietro la macchina da presa (delle puntate 5 e 6) dopo tre stagioni da protagonista. La lotta per il potere è destinata a riaccendersi: l’uscita di scena di Ciro di Marzio apre nuovi imprevedibili scenari tra le fazioni che si contendono il controllo del territorio. I nuovi episodi di Gomorra – Una produzione originale Sky con Cattleya, parte di ITV Studios, e Fandango in collaborazione con Beta Film – sono diretti da Francesca Comencini (responsabile anche della supervisione artistica della quarta stagione), Claudio Cupellini, D’Amore, Enrico Rosati e Ciro Visco. Salvatore Esposito del suo personaggio dice: “Il filo conduttore di questa stagione è il dualismo interiore di Genny: combatte contro i demoni che lo accompagnano dalla prima stagione e che stavolta lo portano a cambiare vita per dare un futuro diverso a figlio e alla moglie, dopo la morte di Ciro e dopo avere ceduto il potere a Patrizia. Metterà una maschera. Solo alla fine capiremo cosa è diventato. Genny ha puntato un altro obiettivo, quello di diventare un manager. In verità il cordone col passato lo ha tagliato quando ha fatto uccidere suo padre. Il male è una ombra nera in ogni città del mondo”.
Cristiana Dell’Anna del suo ruolo ovvero Patrizia rileva: “E’ un personaggio cresciuto tanto. Patrizia gestisce il potere che le viene dato al femminile. La rivoluzione nella serie è il valore dell’intelligenza delle donne, che non sempre viene capita”. Marco D’Amore, regista: “Mi sento il prodotto di un vivaio. Gomorra è una meravigliosa cantera che ha allevato talenti. Il mio passaggio forse più eclatante, per il mio passato di attore, ma tanti sono cresciuti e in tutti i ruoli. Gomorra ha prodotto eccellenze: io sono stato un buon giocatore”. Claudio Cupellini veterano della serie, regista degli ultimi due episodi della quarta stagione: “Siamo in una partita a scacchi. Ogni volta ci dobbiamo sorprendere e dobbiamo ricominciare adattandoci a una realtà che dobbiamo imparare a conoscere. Stavolta si è giocata una partita a scacchi tra chi abbiamo imparato ad amare e i nuovi arrivati”.
Roberto Saviano in un video proiettato nel corso della presentazione sottolinea: “L’Italia che emerge da questa stagione è il Venezuela d’Europa, è tutto compromesso. I colletti bianchi hanno importanza, c’è la terra dei fuochi. Le donne crescono militarmente e strategicamente, gli uomini sono bambini sparsi. C’è chi, e sono le paranze, vuole tutto e subito, e chi conosce i tempi del potere e impara a gestire la fama per ottenere di più. I giovani non aspettano, vivono nel presente. Il racconto affronta temi un paese al collasso come il nostro e non ha paura di dirlo. E se dà fastidio, che dia fastidio. E’ una serie che deve intrattenere, ma che fissa il puzzo dei soldi. Gomorra racconta la sintassi del nostro tempo: se non ammazzi verrai ucciso, se ti fidi verrai imbrogliato”. Nata da un’idea di Roberto Saviano e tratta dal suo omonimo best seller (edito da Arnoldo Mondadori Editori), il soggetto di serie è firmato da Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli, Roberto Saviano. Nicola Maccanico, Executive Vice President Programmi di Sky Italia: “Credere in un prodotto originale e investire in maniera così decisa ha permesso di essere apripista. Ora bisogna alzare l’asticella, siamo partiti per primi e non vogliamo farci raggiungere. Punto di forza di Gomorra – La serie è il gioco di squadra”. La quinta stagione è in preparazione.
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