Arrivano le ultime anticipazioni di Gomorra 5. Il produttore e fondatore di Cattleya, Riccardo Tozzi, è stato intervistato da Repubblica a proposito dell’ultima stagione della serie in arrivo a breve su Sky.
“La linea editoriale di Cattleya ha sempre mirato a reintrodurre il genere nel cinema e nella televisione italiani, per allentare la tenaglia commedia-meló. (…) Gomorra è la maturazione di questa linea”, racconta Tozzi sull’effetto della serie sul racconto televisivo.
A proposito dei due protagonisti della serie, Genny e Ciro, Tozzi racconta: “Gomorra è una storia di corte, come Riccardo III. L’orfano assoluto, Ciro, si insinua nella famiglia reale e si lega al principe di sangue, Genny. È attratto dalla regina e diventa il beniamino del re. E il principe vede in lui ‘Nu patr facile’. Ma nell’orfano domina la pulsione a distruggere tutto, l’intera famiglia reale”.
Sulla sua opinione contraria alla morte di Donna Imma, opinione mai nascosta a suo tempo, il produttore spiega: “Abbiamo sempre seguito la linea di far morire i personaggi quando la storia lo richiedeva. Cominciamo in prima puntata con la morte di Attilio, il padre buono. Però non è un mistero che io fossi contrario all’uccisione di Imma. Perché è un personaggio centrale, attorno a cui ruota, edipicamente, tutta la famiglia, incluso Ciro. Però in fondo mi sbagliavo. La sua uccisione da parte di Ciro è un momento fortissimo, e lei in qualche modo rimane nella serie, è evocata direttamente o indirettamente”.
A chiusura dell’intervista, un ultimo appunto sul Male protagonista nella serie: “L’obbligo di raccontare il Bene, che alla fine vince, accanto al Male, produce storie edificanti e anche falsamente rassicuranti: rimuove il fatto che il Male appartiene a tutti. Anche il miglior cinema di genere evita questa strada. (…) Gomorra è piena di personaggi semplici umani e teneri, che però sono vittime”.
Articolo pubblicato il: 16 Novembre 2021 0:07