Consultazioni: Mattarella ascolterà da oggi i vari partiti. Domani gli incontri più attesi, quelli con Di Maio e Salvini.
Sono iniziate questa mattina al Quirinale le consultazioni per la formazione del nuovo Governo. Gli incontri col Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si chiuderanno domani, con la delegazione del Movimento 5 Stelle (ore 16.30). L’incontro con i pentastellati (che saranno rappresentati dal candidato premier Luigi Di Maio e i capigruppo Giulia Grillo e Danilo Toninelli) è sicuramente uno dei più attesi, visto che si tratta della forza politica più votata alle ultime elezioni.
Di Maio apre a Pd e Lega
Per guidare il Governo, il Movimento sembra orientato a un’apertura nei confronti della Lega o del Partito Democratico, escludendo totalmente alleanze con Forza Italia, che bloccherebbe ogni riforma del sistema: “Faremo ciò che abbiamo detto in campagna elettorale -ha detto Luigi Di Maio– Proporremo un contratto di governo come si fa in Germania, si fa ciò che è scritto”. Il primo interlocutore “è il Pd con l’attuale segretario e con chi ha lavorato bene. Deve scegliere se continuare con la linea di Renzi: facendo un dispetto a me lo fa al Paese”, aggiunge. Per quanto riguarda Salvini, “deve scegliere se fare la rivoluzione o la restaurazione: se mollare Berlusconi e cominciare a cambiare o restargli attaccato e non cambiare”.
Salvini: “Accordi chiari o nuovo voto. No ad alleanze col Pd”
Sempre domani (ore 12) toccherà alla Lega, con in testa Matteo Salvini, accompagnato dai capigruppo Giorgetti e Centinaio. Il leader del “Carroccio” esclude ogni alleanza col Pd: “A differenza del M5S -ha scritto su Facebook- la Lega esclude qualsiasi alleanza di governo col Pd bocciato dagli italiani. Con il presidente Mattarella parleremo di progetti, di lavoro, pensioni e sicurezza, pronti a governare ma senza escludere di tornare a votare in assenza di accordi chiari, che ci permettano di far ripartire l’Italia. Saremo ragionevoli e concreti ma se ci accorgessimo che qualcuno vuole tirare a campare -chiarisce- noi diremo no”. Vedremo se si farà largo un’ipotesi spesso discussa in questo mese: quella di un Esecutivo M5S-Lega.