Governo, Conte rinuncia dopo no di Mattarella a Savona: pronto Cottarelli
Sergio Mattarella: il veto del Presidente della Repubblica su Paolo Savona all’Economia ha fatto saltare il contratto di governo M5S-Lega.
Il lungo romanzo iniziato lo scorso 4 marzo con le elezioni ha avuto ieri un finale “drammatico”: il Prof. Giuseppe Conte, premier incaricato lo scorso 23 maggio di formare il Governo M5S-Lega, ha rinunciato dopo il no del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’euroscettico Paolo Savona al ministero dell’Economia. Svanito il contratto di governo, il Capo dello Stato ha convocato per le 11.30 di questa mattina l’economista Carlo Cottarelli, che sarà incaricato di formare l’Esecutivo neutrale di cui lo stesso Mattarella aveva parlato qualche tempo fa, sancendo quindi ufficialmente il fallimento di quasi tre mesi di incontri e consultazioni.
Queste le parole di Mattarella dopo l’incontro con Conte: “Il Presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia che non può subire imposizioni. Ho accettato tutte le proposte, tranne quella del ministero dell’Economia. Ho chiesto una persona non sostenitrice di linee che potrebbero portare l’Italia fuori dall’Euro. Nessuno può sostenere che io abbia ostacolato la nascita del Governo definito di cambiamento”. In merito a possibili elezioni ravvicinate (probabilmente a ottobre, non certamente l’8 luglio). Mattarella ha dichiarato che “è una decisione che mi riservo di prendere dopo aver valutato quanto accadrà in Parlamento”.
Governo, Di Maio: “Scelta Colle incomprensibile”
Arrabbiato ancor più che amareggiato, il leader del M5S Luigi Di Maio ha commentato così la decisione di Mattarella: “Sono stato grande estimatore del presidente Mattarella ma questa scelta è incomprensibile. Non ci è stato permesso di fare il Governo” e c’è stato “un livello di scontro istituzionale mai visto”. Di Maio non esclude “un’azione di responsabilità” nei confronti di Mattarella, ipotizzando addirittura l’impeachment (ovvero la messa in stato di accusa). L’amarezza per quanto accaduto è forte: “Avevamo una squadra di ministri, eravamo pronti a governare e ci hanno detto no perché il problema è che le agenzie di rating in Europa erano preoccupate per un uomo che andava a fare il ministro dell’Economia. Diciamolo chiaro, è inutile votare, tanto i governi li decidono sempre gli stessi”.
Governo, Salvini: “Impeachment per Mattarella? Bisogna valutare”
Sull’ipotesi di messa in stato di accusa del presidente della Repubblica, evocata da Di Maio (ma anche da Fratelli d’Italia), il leader della Lega, Matteo Salvini, ai microfoni di Radio Capital è più cauto: “Prima devo vedere, devo studiare”. Parlando di Paolo Savona, nome non accettato da Mattarella, Salvini ha detto che “nessuno ha preteso di uscire dall’Euro, non era nella sua mente. Giorgetti avrebbe fatto le stesse cose, ma aveva meno peso in Europa”. Di Cottarelli, Salvini dice invece che “è l’emblema dei poteri forti”: in Parlamento si preannunciano quindi altre giornate caldissime.
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.