giovedì, Novembre 7, 2024

Governo, Di Maio-Salvini pronti a riferire al Quirinale: chi sarà il premier?

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Luigi Di Maio-Matteo Salvini: i leader di M5S e Lega hanno definito il contratto per il prossimo Governo. Nodo premier: “ticket” Fraccaro-Giorgetti?

Ormai ci siamo: il contratto di Governo tra Movimento 5 Stelle e Lega è pronto per essere presentato al Quirinale, con Luigi Di Maio e Matteo Salvini pronti a “riferire” a Mattarella. L’unico punto di domanda riguarda il nome del premier, che sarà una figura politica e non tecnica. L’Esecutivo “giallo-verde” sta dunque per prendere forma, dopo due giorni di riunioni tra le rispettive delegazioni negli uffici della regione Lombardia, dove è stato scritto il programma.Governo, domani nuovo incontro Di Maio-Salvini: "Si chiude a breve o si vota" Salvini e Di Maio hanno invece discusso, senza trovare per ora una soluzione, nell’ufficio di un commercialista milanese sul nome del possibile candidato premier, che dovranno dare per oggi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per il Carroccio c’è Giancarlo Giorgetti, molto stimato anche dal Quirinale e da quasi tutti i partiti per le sue grandi doti relazionali e di mediazione. In casa M5S un nome che viene speso è quello di Riccardo Fraccaro, attuale Questore della Camera vicinissimo a Di Maio (e che rinunciò alla presidenza della Camera in favore di Roberto Fico), molto stimato dalla Lega. L’ipotesi più gettonata è proprio un ticket fra loro due: Fraccaro premier e Giorgetti sottosegretario con ampie deleghe. Una soluzione che, visto il livello di fedeltà assoluta nei confronti dei rispettivi leader, non renderebbe necessaria la nomina di Di Maio e Salvini come vicepresidenti del Consiglio (anche se come ipotesi comunque secondaria resta in piedi l’ipotesi staffetta tra i due leader a Palazzo Chigi).

Governo “giallo-verde”, i punti del contratto e i possibili ministri

Tra i dettagli del contratto (circa 20 punti), ci sono il salvataggio dell’Ilva e la compatibilità tra flat tax e reddito di cittadinanza (priorità pentastellata), mentre il superamento della Legge Fornero, sicurezza e immigrazione sono tra i capisaldi della Lega. Sono pronti a ricoprire incarichi di primissimo piano i pentastellati Lorenzo Fioramonti o Alberto Bagnai (in lizza per l’Economia), mentre uno tra Giulia Bongiorno e Alfonso Bonafede sarà ministro alla Giustizia. Laura Castelli, l’unica donna presente al tavolo del contratto, potrebbe diventare ministro dello Sviluppo in alternativa ad Armando Siri, mentre Gian Marco Centinaio potrebbe essere titolare del neonato ministero del Turismo e delle Politiche regionali fortemente voluto dalla Lega. All’Agricoltura, ballottaggio tra il responsabile di settore del Carroccio Stefano Candiani e Alessandra Pesce per il M5S. Gli stessi leader di M5S e Lega potrebbero rispettivamente coprire i ruoli agli Esteri e all’Interno, ma se ne saprà di più oggi pomeriggio, dopo le ultime riunioni e, soprattutto, dopo l’incontro col Capo dello Stato. Le ultime consultazioni al Quirinale partiranno alle 16.30: Mattarella incontrerà prima il M5S e poi la Lega, sperando di trarre definitivamente il dado.

 

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