Giornata importante quella di oggi, mercoledì 8 maggio, per il Governo M5S-Lega. È infatti programmato il Consiglio dei Ministri sul caso riguardante Armando Siri, sottosegretario del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti indagato per corruzione in quota Lega e al centro di un caso politico nell’Esecutivo “gialloverde”.
Il vertice si annuncia pieno di tensione, ma il premier Giuseppe Conte abbassa i toni, preannunciando che “la situazione è chiara” e che “sarà un CdM molto sereno”.
Nessuna crisi di governo, dunque, nonostante la diversità di vedute con i pentastellati, anche se l’altro vicepremier, Luigi Di Maio, è perentorio sul caso Siri: “Non capirò mai -ha tuonato il leader del M5S- perché la Lega in queste settimane abbia continuato a difendere Siri anziché fargli fare un passo indietro. Oggi (ieri, ndr) è l’ultimo giorno utile affinchè Salvini comprenda l’importanza della vicenda. Chiediamo che a un politico indagato per corruzione non si dia la possibilità di amministrare soldi”.
L’ultimo appello del M5S a Matteo Salvini sul caso Siri è arrivato addirittura dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: “La politica si prenda le proprie responsabilità di carattere etico che non devono avere nulla a che fare con il percorso della giustizia”.
C’è dunque grande attesa per l’esito del Consiglio dei Ministri, che arriva a meno di 20 giorni dalle Europee, elezioni in cui le due compagini di Governo correranno separate.
Articolo pubblicato il: 8 Maggio 2019 11:14