Matteo Salvini vuole provarci a tutti i costi. Il leader della Lega apre infatti alla possibilità di ottenere un pre-incarico di Governo: “Proverò a cercare in Parlamento quella forza per fare le cose che ci chiedono gli italiani -ha dichiarato a una festa del partito a Grumello Del Monte (Bergamo)- Ci proverò fino all’ultimo, ma partendo dal centrodestra che è la prima coalizione e ha vinto in Molise e Friuli. Ci provo fino all’ultimo a dare un governo all’Italia, anche se so che con nuove elezioni stravinciamo da soli”. Aspettando le decisioni di Mattarella (che arriveranno venerdì) e chiudendo a Governi Istituzionali, Salvini valuta la possibilità di un Esecutivo di centrodestra che dialoghi col Movimento 5 Stelle, escludendo contatti “con chi ha perso”, ovvero il Partito Democratico, altrimenti l’alternativa è “il voto”.
Intanto, di fronte a un probabile nulla di fatto col Pd, i pentastellati se la prendono con Renzi, paragonandolo a Massimo D’Alema che trama nell’ombra.
La netta chiusura di Matteo Renzi a ogni accordo con il M5S è giunta a pochi giorni dalla delicatissima direzione del Pd, in programma giovedì 3 maggio: si escludono novità significative per la formazione del Governo. La sensazione, dunque, è quella della resa dei conti interna, con l’appello di Maurizio Martina a “un lavoro di squadra” che sembra caduto nel vuoto. Come le consultazioni col presidente della Camera, Roberto Fico.
Di fronte a questo caos politico, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ancora una volta invitato i partiti al senso di responsabilità, chiedendo di “distinguere il bene comune da interessi di parte”. A questo punto, tuttavia, il Quirinale si concentra sulle due variabili più probabili: voto a ottobre (col Rosatellum) o nel 2019, salvando quindi la Legge di Bilancio? Viene dunque confermata l’indisponibilità del Colle a tentativi al buio: non c’è l’ipotesi che si possa dare un incarico al centrodestra in assenza di una maggioranza.
Articolo pubblicato il: 2 Maggio 2018 11:14